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Basta divisioni ideologiche È la festa di tutti gli italiani

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EStorace rimarrà a dormire «perché non c'è niente da festeggiare». Il corteo dell'Anpi in programma questa mattina alle 9.30 dall'Arco di Costantino a Porta S. Paolo resta al centro di polemiche nonostante l'autorevole intervento di Napolitano. L'Associazione partigiani in una nota sottolinea di aver appreso che «la presidente della Regione Polverini ha aderito al nostro corteo, che ricorderà le lotte per la libertà e per la democrazia ma anche la necessità di contrastare fermamente i fascismi vecchi e nuovi. Ci auguriamo pertanto che anche dalla Regione arrivi un segnale di netta chiusura verso tutti quei movimenti o quelle associazioni pseudo-culturali (come Casa Pound) che si richiamano all'ideologia fascista, all'antisemitismo e al razzismo e verso coloro che li rappresentano in consiglio regionale». La Polverini ha accolto l'apertura ma non ha rinunciato ad una puntualizzazione. «Se mi accettano ci andrò. Ho dato la mia disponibilità e manterrò l'impegno. Non vorrei, però, che come due anni fa gruppi che non hanno nulla a che fare con l'Anpi si infiltrino e provochino incidenti». E a chi le chiede di prendere le distanze da formazioni di ispirazione neofascista replica: «Li voglio tranquillizzare perchè nella mia vita ho fatto altro, non ho mai militato in associazioni o partiti che si richiamano a quelli che non consideriamo valori». Confermata, invece, l'assenza del sindaco Alemanno. «Ci vuole un invito o almeno bisogna evitare di dire che le istituzioni non sono gradite» ha ribadito, aggiungendo che parteciperà ad altri appuntamenti istituzionali. Ma anche in questo caso si prevedono polemiche: Massimiliano Ortu, capogruppo di Sel e vice presidente del Consiglio del Muncipio XVI ha annunciato che abbandonerà Forte Bravetta all'arrivo di Alemanno, considerato «non degno di presenziare a nessuna cerimonia il giorno della Liberazione dell'Italia dal fascismo». Per quanto riguarda la Brigata ebraica, alla fine dovrebbe partecipare al corteo ma non è esclusa una forma di protesta dopo le contestazioni degli anni scorsi.

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