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«L'Europa si preoccupa? Entusiasmante»

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È«molto entusiasmante». Marine Le Pen resta fedele al programma di lotta all'Europa e lo ha ribadito ieri sera intervenendo al tg di France 2. «È il ritorno della Nazione», ha aggiunto. La leader dell'estrema destra ha spiegato che l'Europa è preoccupata perché forze politiche come la sua rischiano di scardinare il «federalismo europeo», che la leader del Fronte Nazionale critica con forza. Riferendosi alla sterzata a destra del presidente uscente Nicolas Sarkozy, che ora sta cercando di intercettare i suoi voti per il ballottaggio del 6 maggio con un discorso molto legato alla patria e al nazionalismo, la Le Pen ha detto che «amare la nazione non è solo uno slogan di campagna» elettorale. A Marine Le Pen arriva il sostegno di Ignazio La Russa: «Mi complimento per il prestigioso risultato, superiore alle stesse buone aspettative frutto di tanto impegno e capacità, amore per il proprio Paese e tesi chiare e coerenti. La lezione che ne dovrebbero trarre tutti è che senza la destra non si vince. Spero avere presto occasione di complimentarmi di persona». Una dichiarazione che ha provocato reazioni «sdegnate» nel centrosinistra. «È incredibile e preoccupante che l'onorevole La Russa scambi il Fronte Nazionale di Marine Le Pen per una destra moderna e non estremista» è stato il commento del vice presidente del Senato Vannino Chiti. «In Francia ci sono da sempre due destre – ha aggiunto – una repubblicana e antinazista, e una, quella del Fronte Nazionale, estremista, antieuropeista e con tratti di xenofobia e di populismo. È vero che Marine Le Pen non è il padre e che forse porterà avanti un'evoluzione della destra estrema, ma non sappiamo ancora in quale direzione». Con La Russa si schiera invece la consigliera regionale del Lazio Isabella Rauti: «Al primo turno, avrei votato per Marine Le Pen. È una donna e ha fatto una campagna elettorale popolare rivolta ai giovani, all'elettorato femminile e alle fasce degli esclusi. Infine, forse, abbiamo qualcosa in comune sul piano familiare e personale».

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