Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Pd e Pdl sbagliano. Ripartano dai contenuti»

default_image

  • a
  • a
  • a

Ebisogna dire basta all'inconcludenza dei partiti. Gli italiani non possono più perdonarla. È questo, in sostanza, il senso dell' editoriale pubblicato ieri da «ItaliaFutura», l'associazione presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, nel quale si commentano l'annuncio di grandi novità politiche da parte del segretario Pdl Angelino Alfano e dello scioglimento dell'Udc per far nascere una nuova forza. «Bersani ha scelto la linea Hollande e un ritorno alla socialdemocrazia tradizionale – si osserva – una scelta che vuole schierare l'Italia in difesa. Un percorso probabilmente impraticabile per un Paese indebitato come il nostro, ma pur sempre una scelta, di cui non va sottovalutato il potenziale appeal elettorale». Ma a «destra di Bersani – si aggiunge – molto si agita ma nulla si costruisce, al di là di una "pretattica" fatta di roboanti dichiarazioni di principio e cambiamenti di etichetta». «Questo processo – si sottolinea nell'editoriale – rischia di accelerare la dissoluzione dei partiti che dovrebbero dare rappresentanza all'Italia moderata e liberale». Quel che serve, invece, secondo «ItaliaFutura», «è un metodo opposto a quello fin qui seguito: costruire un cantiere sui contenuti di una nuova proposta liberale e democratica da proporre agli italiani nel 2013. Un cantiere per la crescita che coinvolga tutte le forze sociali, politiche e culturali che non si riconoscono in una visione pessimista e difensiva del futuro del paese. Un cantiere che nasca da un vero atto di coraggio delle leadership politiche e non politiche, che abbia anche l'obiettivo di andare al di là dei confini della Seconda Repubblica». ItaliaFutura, si ricorda, ha presentato «un manifesto per avviare questo processo. Sui contenuti e sulle proposte di quel manifesto sarebbe opportuno che le forze di ispirazione liberale e democratica si esprimessero, compiendo così il primo passo per un serio rinnovamento della politica italiana». «Perché il marketing - si conclude nell'editoriale - può funzionare, ma non può vendere un prodotto che non c'è. E quel che gli italiani non perdonano ai partiti è esattamente questo: la loro inconcludenza, persino in una condizione di drammatica difficoltà come quella di questi mesi».

Dai blog