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Non solo esodati, scoppia la grana delle ricongiunzioni

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Ilministro del Lavoro Elsa Fornero potrebbe convocare a giorni i sindacati per mettere la parola fine a un problema che è diventato oggetto di polemiche infinite. L'ipotesi di richiamare al lavoro coloro che sono usciti e incappati nella riforma delle pensioni ha suscitato molte perplessità. «È singolare pensare di far tornare al lavoro gli esodati» afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Il leader della Cisl Raffaele Bonanni incalza: «Non credo che il ministro Fornero possegga la bacchetta magica per riaprire le fabbriche e far riassumere gli esodati». Ma non sono i 65mila «salvaguardati» calcolati dal ministero del Lavoro, e per i quali è atteso a breve il decreto per una soluzione, a preoccupare i sindacati. L'allarme è per una seconda area più ampia, per la quale «il governo sta valutando l'adozione di specifici interventi ai fini dei quali è indispensabile definire le caratteristiche e le reali dimensioni». Lo chiarisce la lettera inviata dal ministro Elsa Fornero ai sindacati, che separa «platee ben distinte». Il meccanismo di fondo è lo stesso: l'allarme riguarda quanti hanno lasciato il lavoro con un percorso di accompagnamento alla pensione, come cassa integrazione e mobilità, ma per gli effetti della riforma previdenziale dovranno affrontare un periodo nel quale verranno meno tutte le tutele sul reddito e non potranno ancora accedere alla pensione. Oltre ai salvaguardati c'è, come chiarisce il ministro Fornero, «la platea, del tutto diversa, dei lavoratori per i quali, in base ad accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011, fosse previsto al termine di un percorso di fruizione di strumenti di integrazione reddituale (Cig, mobilità) l'accesso al trattamento pensionistico». Il governo sta lavorando per una soluzione, ma vanno prima chiarite «caratteristiche e reali dimensioni». Accanto all'applicazione delle vecchie regole per la pensione si punta anche sulla «prospettiva di offrire nuove opportunità occupazionali». C'è il nodo delle ricongiunzioni onerose. Cgil, Cisl, Uil e Ugl lo avevano sollecitato mettendolo, accanto al nodo degli esodati, al centro della manifestazione unitaria della scorsa settimana a Roma. È quello delle ricongiunzioni «molto onerose - sottolineano i sindacati - per ricostruire la carriera pensionistica. È legato a misure inserite nelle leggi finanziarie del precedente governo: sotto accusa la norma per cui nel passaggio dall'Inpdap e dagli altri fondi speciali (fondo volo, ferrovie, e altri) all'Inps le ricongiunzioni si paghino (erano a titolo gratuito) a meno che non si accetti di calcolare tutta la pensione con il metodo contributivo attraverso la totalizzazione.

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