Lo «spazio privato» di Google e mister Titanic
o.Fatto di risorse inesauribili, di metalli pregiati, di energia... basta andare a prenderlo. Un pensierino ce l'hanno fatto il regista James Cameron «alleato» con Google. Insieme hanno fondato una società per l'esplorazione dello spazio e lo sfruttamento delle sue risorse. E, nonostante il regista di Titanic abbia firmato anche «Avatar», «Aliens» e «Terminator», non si tratta di fiction, ma di realtà. La «società» è ben nutrita: oltre a «Mister Titanic» ci sono il fondatore e amministratore delegato di Google, Larry Page, il suo presidente esecutivo Eric Schmidt, poi alcuni ex funzionari della Nasa, come Eric Anderson, e Peter Diamandis, imprenditore spaziale del'X-Prize, che offre premi milionari ai privati che puntano allo spazio. Tutti insieme finanziano la «Planetary Resources», una compagnia di esplorazione spaziale che ha tra i suoi obiettivi l'estrazione di risorse naturali come ferro e nichel dagli asteroidi vicini alla Terra. Un'impresa... fantascientifica, ma non impossibile. «Credo che aprire la strada alle risorse dello spazio sia cruciale per il benessere dell'umanità», ha commentato sulla rivista «Forbes» Peter Diamandis, che sta puntando le sue energie economiche nello sviluppo degli aspetti commerciali delle esplorazioni. Se questo è il futuro, la società di Cameron & Co. è la prima ad affrontarlo in modo diretto. La «Planetary Resources», per l'esplorazione e lo sfruttamento delle risorse oltre l'orbita della Terra, porta per la prima volta un privato in questo settore, cruciale, in un futuro non troppo lontano, per contribuire a garantire la prosperità umana e accrescere di migliaia di miliardi di dollari il Pil mondiale. Questa la tesi espressa dal Wall Street Journal, che all'evento ha dedicato ampio spazio. La possibilità di estrazione mineraria sugli asteroidi vicini alla Terra è oggetto di discussione da decenni, ma i costi elevatissimi dell'operazione sono sempre stati un ostacolo. Un recente studio della Nasa ha infatti stabilito che «catturare» un asteroide di 500 tonnellate e portarlo in orbita intorno alla Luna per esplorarlo o estrarne materie prime costerebbe circa 2,6 miliardi di dollari e richiederebbe un tempo che va da sei a dieci anni. La fattibilità di questo e di altri progetti è anche legata allo sviluppo tecnologico, che, comunque, fa passi da gigante. È proprio di questi giorni la notizia dello sviluppo di un nuovo motore ultracompatto che permetterà a piccoli satelliti di viaggiare al di la dell'orbita della Terra. Lo ha messo a punto un gruppo di ricercatori guidato dalla Scuola politecnica federale di Losanna, con finanziamenti dell'Unione Europea. Il motore compatto pesa solo poche centinaia di grammi ed è progettato specificamente per spingere satelliti tra uno e 100 chili. Gli obiettivi di Cameron e soci saranno svelati in una conferenza in programma martedì al Museo del Volo di Seattle.