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Formigoni: «Vacanze a spese mie»

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Ilgovernatore della Lombardia Roberto Formigoni annuncia che il suo avvocato «sta per depositare una serie di querele per diffamazione» e dopo aver richiamato le accuse a lui rivolte da Carla Vites, moglie di Antonio Simone, arrestato, sulle «vacanze spendaccione, nel lusso e nello sfarzo», scrive: «Scusate, plotone di esecuzione della stampa politicamente avversaria, non è un reato. Le spese delle carte di credito di Daccò sono elevate perché si riferiscono a conti collettivi. E se ci sono biglietti aerei e una settimana di vacanza alle Antille con cifre importanti, scusate tanto, non sono Brad Pitt ma me le posso pagare, me le sono pagate col mio stipendio». «C'entra qualcosa il mio personale modo di atteggiarmi, i miei limiti personali, i miei gusti o non gusti, con l'oggetto proprio della valutazione di un buono o cattivo amministratore?» domanda infine il governatore della Lombardia. «Che cosa si deve giudicare: le mie camicie o i miei atti di governo?».

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