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Tecnici pasticcioni sul ticket ai disoccupati

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Ieriall'improvviso tra le pieghe del ddl lavoro all'eame del Senato è saltata l'esenzione dei ticket per le prestazioni di diagnostica strumentale e di altre prestazioni specialistiche in favore dei disoccupati e dei familiari a carico. Una beffa. Chi non ha reddito e dunque fatica ad arrivare a fine mese è ulteriormente penalizzato. Subito il Pd, insieme all'Idv, alza le barricate e si dice sicuro che la norma verrà cancellata. A breve giro, arriva anche il dietrofront del ministero del Welfare: il ticket resterà gratis, tutta colpa di un «refuso» che verrà cancellato da un emendamento. La svista però è citata anche nella relazione illustrativa del provvedimento, dove tra l'altro il raggio di azione del nuovo giro di vite, ad una prima lettura, può sembrare che riguardi anche i ticket per i medicinali. Che invece non sono toccati in quanto competenza esclusiva delle Regioni, così come sottolineano anche i tecnici del Senato. Il ministero guidato da Elsa Fornero assicura comunque di non essere stato colto di sorpresa e di aver quindi già nel cassetto la proposta di modifica che sarà presentata durante l'iter del testo a Palazzo Madama. D'altro canto, grandi difficoltà tecniche a tornare indietro non ve ne dovrebbero essere dal momento che, a differenza di quanto si legge sempre nella relazione illustrativa, la norma non è utilizzata come copertura dallo stesso Esecutivo. E questo nonostante, come evidenziano i tecnici di Palazzo Madama, in teoria possa «determinare maggiori introiti». Insomma ancora una volta il governo incappa in un refuso. Questa volta però lungo come una norma. Una cosa che qualche dubbio lo rende legittimo sulla volontà di far passare effettivamente la norma. Se così non fosse. Il ministro Patroni Griffi che vuole cominciare a licenziare gli statali sa ora da dove cominciare.

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