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"Il Cav allontanò Ruby perché minorenne"

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Al tribunale di Milano è stato il giorno delle «pentite» del bunga bunga. Nel processo Ruby, in cui l'ex premier Berlusconi è imputato di concussione e prostituzione minorile, è stata soprattutto Imane Fadil a raccontare le serate di Villa San Martino. La ragazza ha parlato di giovani pagate per fare sesso, dei balletti sexy della consigliera lombarda Nicole Minetti, organizzatrice delle serate, ma ha anche precisato che fu Berlusconi ad allontanare Ruby Rubacuori dopo aver saputo che era minorenne. Non solo. La Fadil ha raccontato anche una serata in cui l'ex premier mostrò un video satirico sul presidente della Camera Gianfranco Fini. La giovane ha spiegato, rispondendo alle domande del pm Antonio Sangermano, di non aver finora parlato di quella serata «perché ho paura, sono terrorizzata. La testimone ha spiegato che a fine agosto 2010 lei, Johanna, Emilio Fede, Berlusconi e altre persone si recarono ad Arcore: «Fu una serata normale. Non siamo scesi nella sala del bunga bunga». La modella ha poi raccontato che prima della cena Berlusconi ha portato lei e l'altra ragazza «in un altro stanzino della casa, dove su un tavolo c'era un Ipad spento». L'ex capo del governo se lo fece accendere e comparve un video satirico, «un cartone animato che raffigurava Fini su un gabinetto». Imane Fadil ha raccontato che Ruby «poteva vendicarsi» in quanto aveva saputo da Barbara Faggioli, un'altra delle ragazze ospiti delle serate, che «aveva video e foto molto compromettenti sulle feste e che Berlusconi l'aveva allontanata in quanto minorenne». La ragazza avrebbe saputo della giovane marocchina durante una cena che si era tenuta nella villa di Lesa, sul Lago Maggiore, il 4 settembre di due anni fa e di aver notato che in quell'occasione, «la Faggioli era agitata perché questa ragazza poteva mettere nei guai Silvio Berlusconi e tutte loro». La Faggioli avrebbe raccontato alla Fadil che la ragazza era stata fermata a maggio e che si chiamava Ruby. La Fadil ha anche ricostruito in Aula la prima serata passata ad Arcore. L'ex premier la invitò nel suo «studio biblioteca» e le consegnò «una busta con dentro 4 pezzi da 500 euro». La ragazza ha descritto ai giudici della IV sezione penale del tribunale quel che accadde in quell'occasione, tra cui «una performance» di Nicole Minetti e Barbara Faggioli, tipo «Sister Act». Fecero «una sorta di balletto sexy» vestite da suore, facendo «la lap-dance nella sala del bunga bunga», con addosso «una tunica nera, un copricapo bianco e una croce». La teste ha spiegato che le due, nel corso del balletto, si levarono anche la tunica e rimasero con la «biancheria intima». Imane ha detto che dopo lo «spettacolo» aveva chiesto di andarsene, perché era rimasta «sconcertata» e si era sentita «a disagio». Inoltre ha precisato di aver sentito la Minetti e la Faggioli dire che si sarebbero fermate a dormire. La testimone ha poi aggiunto di essere ritornata ad Arcore tre mesi dopo. La modella ha raccontato anche un particolare inedito. Ha detto di aver subìto «pressioni» da una persona per «andare ad Arcore» tra il maggio e il giugno 2011, dunque quando il dibattimento a carico dell'ex premier era già cominciato. «Ho incontrato quest'uomo vicino a casa e mi ha dato un telefono non intercettabile per organizzare un appuntamento ad Arcore, ma io non ho voluto», ha spiegato. Ma la Fadil ha aggiunto pure di avere assistito a uno spettacolo a luci rosse nella villa dell'ex premier ad Arcore, nel corso del quale una ragazza, Roberta Nigro, rimase «senza mutande». Fadil ha raccontato di numerose serate cui avrebbe partecipato, nel corso delle quali ci sarebbero state «performance e denudamenti» da parte di alcune ragazze. In particolare, in una serata, «la Nigro iniziò a ballare con Lisa Barizonte e le due cominciarono a toccarsi e Lisa tolse le mutandine alla Nigro». Poi «si aggiunse anche la Minetti che indossava il reggicalze». Alla fine di quella serata, ha raccontato ancora Fadil, «io ricevetti una busta con 5 mila euro in contanti e Berlusconi mi chiese di fermarmi per la notte, ma io tornai a casa». Al pm che le chiedeva cosa sapesse dei presunti rapporti sessuali a pagamento di alcune ragazze con l'ex premier, la testimone ha raccontato di aver saputo che c'erano stati rapporti a pagamento tra Berlusconi e una ragazza, «di nome Joanna», e con una ragazza «del Guatemala». Ieri ha testimoniato anche Melania Tumini, la compagna di università di Nicole Minetti, da lei invitata a una cena a Villa San Martino. Quello che vide alla festa la lasciò attonita e disgustata. Prima la cena, dove alcune ragazze avevano già cominciato a «mostrare il sedere e i seni». Poi il dopo cena con spogliarelli, anche se non integrali. Al momento di uscire il regalo di Silvio Berlusconi: un cd di Apicella. Con dentro 2 mila euro.

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