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Casini prepara il partito dei professori

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Il leader dell'Udc: «Dobbiamo mettere insieme tecnici e politici. Novità nelle prossime ore»

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Candidatureofferte da Pier Ferdinando Casini a ministri del governo Monti per correre come uomini del Terzo Polo alle elezioni amministrative? Molte chiacchiere e poca sostanza. Fino a ieri. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, il leader dell'Udc ha infatti svelato i suoi progetti per il futuro. Anzitutto ha confermato la nascita del Partito della Nazione. Non subito visto che le amministrative sono alle porte, ma per le Politiche del 2013. Poi ha confessato: alcuni dei tecnici scelti da Monti faranno sicuramente parte del progetto. Domanda immediata della conduttrice: anche Corrado Passera? Risposa vaga: «E chi lo sa». In fondo non serve fare nomi, basta aver lanciato il sasso nello stagno. «Penso che ci saranno novità nelle prossime ore - ha spiegato -. Già dei gesti ci sono stati all'interno dell'Udc e noi dell'Udc e del Terzo Polo siamo convinti che c'è bisogno di un nuovo soggetto politico, una cosa diversa che metta insieme tecnici e politici, sindacalisti intelligenti e imprenditori illuminati». Nessun timore, poi, sulle sorti dell'esecutivo. «Il governo Monti - ha assicurato - non rischia nulla. Deve osare, è forte se osa. Per quanto mi riguarda la delega a Monti è senza se e senza ma. Boicottare e sabotare Monti significa sabotare l'Italia. In quattro mesi abbiamo evitato di essere ad Atene. Oggi non siamo più i primi sorvegliati speciali, ma c'è ancora il rischio di finire come la Grecia». Insomma, per Casini l'emergenza economica è tutt'altro che finita. Quindi c'è tutto il tempo per organizzarsi in vista delle Politiche. Peccato che le sue parole abbiano scatenato l'immediata reazione del Pdl. «Le dichiarazioni di Casini - ha attaccato il vicepresidente della Camer Maurizio Lupi - sono azzardate se non addirittura gravi e pericolose per il futuro del governo Monti. Se è vera la notizia che ministri dell'attuale esecutivo sarebbero già pronti ad entrare nel suo nuovo partito, mi sembra evidente che questo non è più un Governo tecnico. E non mi sembra una buona notizia». Nic. Imb.

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