Lega: si dimette anche Davide Boni
Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, il leghista Davide Boni, si dimette dalla carica. La voce delle sue dimissioni, che da giorni circolava negli ambiente regionali, diventa ora un dato di fatto. Nessuna pressione da parte della Lega per le dimissioni di Boni al quale, ieri nel corso di un incontro in via Bellerio con i verti del Carroccio, è stata data carta bianca. La decisione quindi, a quanto si apprende, risulterebbe strettamente personale. Per Davide Boni, presidente dimissionario del Consiglio regionale della Lombardia, il suo passo indietro è un fatto personale, visto che ancora ieri il leader della Lega nord Umberto Bossi e i triumviri Roberto Maroni e Roberto Calderoli gli avevano confermato la propria fiducia. "Quando Umberto Bossi ha fatto un passo indietro - ha ribadito Boni - ho ritenuto inevitabile farlo anche io, ma sono nella stessa condizione di cinque settimane fa", cioè del momento in cui ha ricevuto un avviso di garanzia da parte della Procura di Milano. Per motivare la propria scelta Boni ha usato le stesse parole pronunciate da Rosi Mauro per dire che non si sarebbe piegata alla richiesta di dimissioni da parte della Lega nord: "Per la prima volta, non vorrei parafrasare altri, non ho ubbidito a Umberto Bossi, nè a Maroni nè a Calderoli" che mi hanno riconfermato la loro fiducia. Boni ha ribadito di essere "estraneo ai fatti" che gli sono addebitati dalla Procura e ha detto di essere "molto sereno". A chi gli ha chiesto se la sua scelta di dimettersi sia una "lezione a Penati", l'esponente leghista ha sottolineato che anche l'ex rappresentante del Pd ha fatto un passo indietro. "Se devo essere polemico - ha concluso Boni - il mio riferimento è invece a Vasco Errani e Nichi Vendola", presidenti delle Regioni Emilia Romagna e Puglia. Oltre che da presidente dell'assemblea lombarda Boni si è dimesso anche dalla presidenza della Conferenza delle assemblee regionali.