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Lavoro, Passera: la riforma è buona

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Il ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture Corrado Passera

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La riforma del lavoro "è una buona riforma e come ogni cosa può essere ulteriormente migliorata, ma sono sicuro che arriverà in fondo". Lo sostiene il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel corso della trasmissione "in mezz'ora". Bisogna andare avanti con le riforme, sottolinea, non c'è la bacchetta magica per la crescita. Il governo vuole "mantenere la barra al centro e continuare sulla strada delle riforme" perché "è fuorviante creare l'aspettativa per un'ideona" che faccia rimettere in moto la crescita. "La bacchetta magica non c'è", evidenzia ancora Passera, aggiungendo che "forse se il nostro Paese non cresce da più da dieci anni in maniera adeguata è proprio perché cerchiamo l'ideona e la scorciatoia". "Bisogna invece mettere il Paese in condizioni di funzionare e affrontare seriamente e con determinazione le riforme", prosegue il ministro ricordando che "molti dei provvedimenti presi non hanno ancora avuto effetto se non quello più duro: sulle tasche dei cittadini". Del resto, "è il momento più difficile" e la crisi "morde nella vita della gente". Il governo, di fronte all'emergenza, ha contribuito a salvare l'Italia dallo "scivolamento". E questo perché "se fossimo diventati un'altra Grecia, non ci sarebbe stato niente per nessuno". Passera, guardando alle prossime mosse, a partire dal Cdm di domani, conferma che nella delega fiscale sarà istituito un fondo "attraverso le iniziative di recupero dell'evasione, della spending review ed eventualmente la valorizzazione di alcuni asset pubblici". Le destinazioni delle risorse accumulate nel fondo "possono essere molteplici": "puo' servire per ridurre le tasse ai redditi bassi, per iniziative di sviluppo che creino occupazione, per ridurre il debito pubblico", puntualizza il ministro. Il ministro parla anche dei carburanti, affermando che il governo è disponibile, appena possibile, a invertire la rotta sulle accise della benzina. "Dovrà essere fatto rientrare appena ci saranno le condizioni per farlo", dice il ministro dello Sviluppo economico. Quando il "salva Italia" alzò le accise, ricorda, si ritenne che fosse "uno dei modi per poter affrontare l'urgenza di quei mesi". Ora, aggiunge, "essendo una cosa che tocca le tasche cittadini" sarà una delle prime misure di emergenza "da far tornare indietro". Il governo punta poi ad ottenere la collaborazione delle banche per risolvere il problema del debito della Pa verso le imprese. In vista dell'incontro di giovedì prossimo con l'Abi e Tesoro, il ministro conta di "avere conferma che ci sia la disponibilità, da parte delle banche, di mettere parecchie decine di miliardi". Infine la Rai, il cui sietma di funzionamento "è largamente migliorabile". Il governo "dovrà sicuramente occuparsi del tema'', affrontato "nel penultimo incontro con i partiti" e che "verrà ripreso".

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