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La figlia di Curi scomparso nel '77 «Mando un sorriso a lui e a papà»

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SabrinaCuri parla del dolore e della tristezza provati in momenti come questi ma da «credente» è certa che «le persone "di là" non ci vogliono tristi». Per questo - sottolinea - «il nostro sorriso è la pace di Morosini come il mio sorriso è la pace di mio papà». Parla con voce serena, Sabrina Curi, così come sembra essere anche la madre Clelia che vive proprio a Pescara. «È inutile parlare, mi sono sentita morire per quel ragazzo perché a 25 anni non è giusto morire» dice, spiegando di non essere stata allo stadio dove si è consumato il dramma del giocatore del Livorno. «Vado a vedere qualche partita - spiega - ma a Perugia, non qui». A darle la notizia della morte di Morosini è stata proprio la figlia. «Perché continua a succedere? Non lo so» dice Sabrina. «Mi dispiace perché sono ragazzi giovani».

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