Pasqua insanguinata: 38 morti

Ilbilancio è stato fornito dall'ufficiale governativo Abubakar Zakari Adamu. L'attentatore suicida a bordo di un'autobomba ha tentato di entrare nel compound di una chiesa ma, dopo essere stato fermato dalla sicurezza, ha fatto dietrofront e la bomba è esplosa in un mezzo a un gruppo di moto-taxi, ha precisato la polizia. La città ha già contato centinaia di morti a causa delle violenze religiose ed etniche negli ultimi anni, in una zona dove è attiva la setta islamica radicale Boko Haram, responsabile di molti feroci attentati nel Paese. Alcuni hanno avuto per bersaglio varie chiese, come quella di Abuja a Natale, in cui morirono 44 persone. Usa e Regno Unito nei giorni scorsi avevano lanciato l'allarme per l'alto rischio che nella giornata di Pasqua in Nigeria fossero commessi attentati. L'esplosione, riferiscono alcuni testimoni, si è verificata in una delle strade principali di Kaduna, vicino a una frequentata zona di ristoranti, a un hotel e due chiese. Sinora nessuno ha rivendicato l'attacco, ma i sospetti sono subito ricaduti sulla setta Boko Haram, il cui nome significa «l'educazione occidentale è sacrilegio». Il gruppo radicale islamico ha ucciso solo quest'anno più di 380 persone in numerosi attacchi. Nel giorno diPasqua anche Papa Benedetto XVI, nel suo messaggio Urbi et orbi, ha invocato la fine delle violenze nella nazione africana, dove le chiese cattoliche sono state attaccate in passato. «Alla Nigeria, che negli ultimi tempi ha sperimentato selvaggi attacchi terroristici - ha detto il Papa - possa la gioia della Pasqua portare la forza necessaria alla costruzione di una società che sia pacifica e rispettosa della libertà religiosa dei cittadini».