Monti: "La riforma serve ai giovani"
"Anche l'Italia sta vivendo una fase di strategic review, uno sforzo per le riforme che comporta sacrifici che sono necessari per riportare il Paese verso la crescita e al suo ruolo di Paese influente e rispettato nell'Europa comunitaria". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Monti, nel corso del saluto ai militari italiani della missione Unifil nel sud del Libano. Lo "scopo principale" della riforma del lavoro "è porre rimedio alla disoccupazione giovanile, così come questo è lo scopo di tutte le politiche del governo" ha rimarcato il premier incontrando la stampa. "Una volta che tutti avranno dismesso le lenti del corporativismo, tutti lo riconosceranno e tutti parteciperanno allo sforzo collettivo", ha aggiunto Monti. Durante la conferenza stampa con il primo ministro libanese Najib Mikati a Beirut, il premier ha detto che ''non ci saranno riduzioni nel prossimo futuro del numero dei nostri soldati'' impegnati nella missione Unifil. ''L'Italia resta impegnata nella missione Unifil'', ha precisato Monti, ''anche per evitare attentati come quello dell'anno scorso ai contingenti italiano e francese''. Il Libano ''è un Paese che ha saputo e sa realizzare, in uno scenario complesso, un esempio di convivenza costruttiva e pacifica tra diverse religioni e culture - ha aggiunto - Questo è un esempio per la sofferta regione del Medioriente''. Quanto alla situazione siriana, ''l'Italia sostiene pienamente il piano in sei punti'' dell'inviato speciale delle Nazioni Unite e della Lega Araba Kofi Annan ''per una soluzione pacifica alla crisi in Siria'' ha affermato Monti. Riferendosi sempre al piano Annan, il premier ha sottolineato che l'Italia ne condivide l'impostazione congiunta ''del processo politico, della cessazione delle violenze e dell'accesso umanitario''. ''Il ruolo di Annan - ha precisato - non deve ridursi a quello di mediatore tra le parti in conflitto, ma essere in linea con il mandato della risoluzione delle Nazioni Unite''. Il primo ministro libanese dal canto suo si è augurato una maggiore presenza delle imprese italiane nel Paese dei Cedri. In questa fase si aprono ''opportunità'' in Libano per le aziende italiane ''in particolare nel settore del petrolio e del gas'' ha detto. ''L'Italia è uno dei partner fondamentali del Libano'', ha rimarcato Mikati che, sottolineando i ''rapporti eccellenti'' tra i due Paesi, ha auspicato un ulteriore incremento nella cooperazione economica. ''Speriamo presto in una soluzione transattiva della controversia tra Enel ed Electricité du Liban'' (Edl) ha affermato Monti. E parlando della ''qualità eccellente'' delle relazioni tra Italia e Libano, ha auspicato una ''rapida soluzione'' delle controversie commerciali tra le imprese italiane e libanesi.