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Un milione di under 35 disoccupati

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Ilpeso della crisi è ricaduto proprio sugli under 35, che per l'età, meglio potrebbero contribuire allo sviluppo del Paese. Nel giro di 36 mesi il crollo degli occupati tra i 15 e i 34 anni è stato pari al 14,8%. La quota diventa ancora più alta se si considerano i lavoratori sotto i 25 anni: per loro c'è stato un tonfo del 20,5% (303 mila unità in meno). Una caduta che è stata, ma in parte, rimpiazzata, da un aumento dei lavoratori adulti. Basti pensare che gli occupati appartenenti alla classe 55-64 sono saliti (+15%, +376 mila unità) con lo stesso ritmo con cui si sono ridotti gli impieghi per gli under 35. I giovani hanno subito sia il calo dei contratti a termine sia la drastica diminuzione di quelli indeterminati: i dipendenti under 35 con il posto fisso si sono ridotti in tre anni di 747 mila unità (di cui 190 mila nel 2011). Con la crisi si è inceppato il meccanismo della trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo in impieghi stabili.

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