Rutelli ai pm: "Gli acquisti di Lusi solo per un suo tornaconto"
I soldi che l'ex tesoriere Luigi Lusi avrebbe sottratto dalle casse della Margherita saranno utilizzati per aiutare persone svantaggiate. È quanto ha dichiarato il presidente dell'Api, Francesco Rutelli, che è stato ascoltato dai magistrati romani due sere fa in merito all'inchiesta sull'appropriazione indebita di 20 milioni di euro del senatore. L'ex sindaco di Roma ha ricostruito con gli inquirenti anche la contabilità del partito quando Lusi era tesoriere, sottolineando inoltre come l'indagato abbia sempre agito in totale autonomia, senza cioè eseguire acquisti concordati con i vertici della Margherita. «Gli acquisti di beni effettuati dall'ex tesoriere sono stati fatti per proprio esclusivo tornaconto personale fuori da ogni mandato, a totale insaputa del gruppo dirigente della Margherita - si legge nelle tre pagine consegnate ai pm - e con modalità accuratamente nascoste rispetto alla contabilità ufficiale». E ancora: «È ridicolo e provocatorio che l'ex tesoriere tenti di presentare come investimenti a beneficio del partito l'acquisto di bene per proprio tornaconto». Rutelli, durante l'incontro con i magistrati, ha anche consegnato una copia della bozza del bilancio analitico decennale del partito, indicando tutte le voci effettive di spesa, anno per anno, e in particolare «l'aggregato delle spese, secondo i maggiori capitoli, per l'ultimo quinquennio, quello sotto indagine». Proprio in riferimento agli acquisti di Luigi Lusi, Rutelli ha spiegato ai pm che c'è «un'assoluta determinazione dei dirigenti della Margherita a recuperare tutto il maltolto e a destinarlo a finalità pubbliche di interesse generale». La villa di Genzano, ad esempio, ospiterà attività sociali per persone svantaggiate, affidandole a un ente pubblico. Il presidente di Api nella documentazione depositata in procura, ha anche ricostruito il presunto metodo illegale seguito da Lusi per spostare i soldi dalle casse del partito ai suoi conti correnti. «Le sottrazioni indebite venivano nascoste dietro registrazioni di costi fittizi e con varie operazioni fraudolente - ha spiegato Rutelli - a titolo di esempio: le operazioni a beneficio della società Ttt figurano, secondo gli accertamenti finora effettuati, dietro 22 differenti voci di conto economico, apparentemente del tutto regolari. Invece di valorizzare gli interessi dei cospicui depositi bancari (che facevano maturare interessi irrisori: lo 0,77% nel 2011, mentre ben più consistenti interessi, per quasi 400.000 euro in più, avrebbero fruttato investimenti "pronti contro termine") il tesoriere si appropriava delle risorse del partito per investimenti immobiliari di proprio tornaconto. Sino all'identificazione di voci truccate del Protocollo (un esempio: la voce 980 del 2008, riportante una raccomandata da 3 euro e 40 centesimi, nascondeva assegni liberi, cioè "in bianco" per 630.000 euro)». Intanto i difensori del senatore hanno inviato una lettera al partito e ai pm per chiedere i nominativi di chi potrà ricevere «i beni fiduciariamente detenuti da Lusi e dalla moglie Giovanna Petricone». La donna è stata ascoltata come indagata e ha ammesso di aver avuto un ruolo nella costituzione della società canadese Luigia Ltd. Contemporaneamente, con un'istanza al gip, i penalisti hanno chiesto un incidente probatorio per verificare i movimenti finanziari che tra il 2007 e il 2011 sono stati fatti sul conto corrente intestato alla Margherita. Nell'istanza hanno anche chiesto di estendere gli accertamenti alle carte di credito collegate al conto della Margherita.