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La saga dei Bossi: una vita per la politica

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Ebasta questo a certificare che lei è stata davvero una leghista della prima ora. Tanto che agli esordi metteva a disposizione anche l'appartamento per le riunioni. L'amore con il marito, ha raccontato a Maria Silvia Sacchi nel libro Un cuore e due capanne del 1997, è «nato dalla condivisione di idee politiche». Impossibile non contagiare con questa passione anche i tre figli nati da questo che è il secondo matrimonio di Bossi (il primo fu nel 1975 con Gigliola Guidali, da cui ebbe il primogenito Riccardo). Renzo (nato nel 1988) due anni fa è stato il più giovane consigliere regionale mai eletto in Lombardia, anche se con uno strascico di polemiche e un'inchiesta bresciana che ha coinvolto l'assessore Monica Rizzi in una storia di dossieraggio, si ipotizza anche per favorire la sua elezione. Forse sarà lui il successore del padre, anche se il segretario della Lega nel 2008 ha commentato che più che un delfino Renzo è «una trota» (da qui il suo soprannome). Roberto Libertà, nato nel 1990, è finito invece sui giornali proprio lunedì perché è stato condannato dal giudice di pace di Gavirate (Varese) per ingiuria e lesioni. Avrebbe insultato un militante di Rifondazione Comunista che stava attaccando manifesti elettorali, lanciandogli contro anche un "gavettone" con candeggina e per questo dovrà pagare 1.400 euro di risarcimento. È ancora molto giovane, invece, l'ultimogenito di Bossi, Eridano Sirio, che è nato nel 1995, un anno dopo il matrimonio del segretario con Manuela. Descritta come schiva ma decisa, lei raramente ha rilasciato interviste o fatto dichiarazioni. A qualche congresso è salita sul palco, ma sono stati episodi piuttosto sporadici. Il suo impegno è tutto per la scuola Bosina di Varese che, spiega il sito dell'istituto, lei «maestra di scuola elementare di lunga esperienza» ha fondato nel 1998. Sulla scuola nel 2010 ci sono state alcune polemiche per un finanziamento di 800 mila euro da parte del Governo. Ma le critiche non hanno risparmiato nemmeno la moglie del Senatùr. Gianfranco Fini la "denunciò" in televisione come baby pensionata. Ma è stato un articolo di Panorama su questa lady di ferro a far infuriare Umberto Bossi. Tutti nel partito sanno che influenza ha sul marito, anche se resta nell'ombra. La leggenda è tale che è nato anche il termine di "cerchio magico" per descrivere le persone che sono più vicine a lei e al marito. Una voce che è costantemente aumentata dal 2004, quando Bossi è stato colpito dell'ictus. A settembre, l'articolo di Panorama accusava la moglie del leader leghista di aver creato una rete intorno al marito per preservare il ruolo di successore alla guida della Lega per il figlio Renzo. E lui era subito sbottato: «È un danneggiamento nei confronti della mia famiglia. Sono degli stronzi».

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