Polillo, il sottosegretario «spericolato» tra gaffe e smentite
Perchéquando c'è Gianfranco Polillo il pieno di spettatori e di pubblicità è garantito. Lui, sottosegretario all'Economia che nel ministero di via XX Settembre bazzica ormai da quasi venti anni, principalmente sul lato del centrodestra, regala strafalcioni, gaffe e annunci ogni volta che è ospite in tv. Ai quali quale poi il governo deve in qualche modo porre rimedio. Quasi sempre smentendo quello che Polillo ha appena detto. L'ultima incauta sortita il sottosegretario l'ha fatta domenica sera intervenendo alla trasmissione «In Onda» e andando a toccare uno dei nervi scoperti della riforma di Elsa Fornero, quello degli esodati, cioè tutti coloro che non lavorano più ma non hanno ancora diritto alla pensione con l'ultima riforma del sistema previdenziale. Il sottosegretario ha esordito così: «Gli esodati hanno firmato un accordo con le aziende; se cambiano le condizioni che hanno legittimato quell'accordo, secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico, possono chiedere che quell'accordo sia nullo». E ancora: «Abolire la norma che obbliga gli esodati a non lavorare? Siccome è una norma che non costa posso dire fin da adesso che il Ministro dell'economia non si opporrà ad una norma di questo genere, in Parlamento ci sono orecchie sensibilissime su questo». Qualche ora dopo le uniche orecchie sensibilissime sono state quelle del ministro Elsa Fornero che ha sibilato un secco «si tratta di un problema serio che richiederà una soluzione altrettanto seria che non sarà annunciata in tv una domenica sera». E poco dopo una nota del ministero prendeva ancora più le distanze: «Se il sottosegretario al ministero del Tesoro, Gianfranco Polillo, ha una buona ricetta per risolvere il problema esodati se ne faccia carico personalmente». Parole alle quali il sottosegretario gaffeur ieri ha provato a rimediare così: «È una tempesta in un bicchiere d'acqua, non c'è niente di drammatico. I lavoratori in esodo hanno avuto un contributo sotto forma di scivolo dalle aziende e non stanno in mezzo ad una strada. Dico a loro di stare tranquilli. Il problema è all'attenzione del Governo». A metà marzo Polillo si era invece «esibito» su un altro tema, quello dei conti correnti gratuiti per le pensioni fino a 1500 euro, annunciando che il governo avrebbe eliminato la gratuità. Altra bufera e immediata reazione di un altro sottosegretario, Claudio De Vincenti, con relativa smentita del governo. Ospite invece ad Agorà su Raitre il giorno dopo la morte dello scrittore Antonio Tabucchi, il sottosegretario si infilò in un brutto pasticcio letterario: citando il libro dello scrittore toscano «Sostiene Pereira» lo trasformò in «Diceva Pereira». Dai numeri alla letteratura, evidentemente, le gaffe restano le stesse. Pa. Zap.