Disoccupazione record tra giovani e donne
I tecnici non sono al governo per dirci che “c'è la recessione” (gli italiani che lavorano e fanno impresa lo sanno e lo toccano con mano) ma per indicarci una via d'uscita dalla crisi. Il governo ha varato una manovra economica fatta di pochi tagli e molte tasse. Una ricetta recessiva che è servita (in parte) a raffreddare lo spread e tenere i conti in discreto ordine, ma non fa crescere il Prodotto interno lordo, vero e ormai drammatico problema dell'Italia e buona parte dell'Eurozona. Il Salva-Europa ha funzionato, ma il Cresci-Italia è un fantasma. Un governo autorevole non può pensare di risolvere il problema con la tassazione dei soliti noti e con la retorica sull'evasione e la gogna. Monti deve mostrare sul tema delle riforme economiche e fiscali lo stesso decisionismo messo in campo per rassicurare i mercati sulla solvibilità del Paese. Il debito galoppa verso i duemila miliardi e il rapporto deficit-pil è destinato ad aggravarsi perché il tema della crescita – cioè della creazione di ricchezza e posti di lavoro – è stato sottovalutato. Il governo deve fare meno accademia e occuparsi rapidamente di economia reale e il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, lasciar perdere le tavole rotonde a Cernobbio e mettersi a capo chino sui dossier riguardanti il suo incarico, l'industria e le infrastrutture. In Italia l'emergenza lavoro è un dramma che sta crescendo in misura esponenziale. I dati forniti oggi dall'Istat parlano chiaro: «Nel quarto trimestre 2011 il tasso di disoccupazione è pari al 9,6% (+0,9 punti percentuali rispetto a un anno prima). Il tasso di disoccupazione maschile, dopo tre consecutive flessioni, aumenta su base annua di 0,9 punti percentuali, portandosi all'8,7%; quello femminile aumenta di 0,8 punti, posizionandosi al 10,8%. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 32,6% (era il 29,8% un anno prima)». Il dato è ancor più grave perché “nel quarto trimestre del 2011 il tasso di disoccupazione dei 15-24enni tocca un picco del 49,2% per le giovani donne del Mezzogiorno”. Sono numeri che si commentano da soli, gli italiani da questo governo attendono risposte che non siano il dettato di Berlino e Bruxelles. Di sole tasse, si muore. (ma.se.)