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«La situazione è drammatica.

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Nonsolo. L'Imu porterà a una depressione del mercato immobiliare e le difficoltà si faranno sentire soprattutto per i canoni calmierati. Il governo deve intervenire al più presto». Corrado Sforza Fogliani si dice molto preoccupato per l'introduzione dell'Imu. «Si profila una vera stangata». Di quanto potrebbe aumentare l'Imu rispetto all'Ici? «Abbiamo fatto una valutazione sugli undici comuni che hanno approvato le aliquote Imu 2012 e emerge che ci sono aumenti abnormi. Gli incrementi si fanno sentire soprattutto sui contratti concordati, ovvero quelli che stabiliscono canoni calmierati in base ad accordi tra la Confedilizia e il sindacato degli inquilini. Qualche esempio? «A Forlì, confrontando le aliquote Ici dell'anno scorso con quelle Imu. c'è un aumento dell'imposta del 3.037%. L'aliquota Ici era dello 0,5 per mille mentre l'aliquota Imu è stata fissata al 9,8 per mille, ovvero ad un livello vicino al massimo. A Parma la differenza tra Ici e Imu è del 748%. L'aliquota Ici era al 2 per mille e l'Imu ora è al 10,6 per mille. A La Spezia l'aumento è del 636% perchè l'Ici era all'1 per mille e quella Imu è stata fissata al 4,6 per mille». Come mai i Comuni stanno procedendo così lentamente nell'indicazione delle aliquote? Dov'è il problema? «Aspettano l'ultimo momento per deliberare, vogliono scoprire le carte il più tardi possibile. Alcuni Comuni interessati dal voto elettorale, attendono l'esito delle amministrative. Le giunte non vogliono pregiudicarsi il consenso da decisioni impopolari come quella sull'Imu. In via generale però i Comuni attendono di conoscere l'entità dei trasferimenti dello Stato. Il gettito dell'Imu infatti non andrà tutto nelle casse comunali ma dovrà essere girato per il 50% allo Stato. Pertanto i Comuni sono tentati da mettere l'aliquota al massimo per far cassa il più possibile. Gli aumenti maggiori riguardano i contratti a canone calmierato perché godevano di aliquote Ici più favorevoli». Quali ripercussioni ci saranno per il mercato delle locazioni? «Il mercato dell'affitto libero e quello calmierato saranno strangolati. I canoni calmierati sono al di sotto di quelli di mercato e il proprietario dell'immobile sarà costretto ad aumentarli. Aumenteranno le case sfitte ma che difficilmente saranno vendibili. I prezzi sono già molto alti. Molti immobili saranno trasformati in garage perchè una soluzione di questo tipo offre un guadagno maggiore della locazione abitativa. In sostanza l'Imu è un'imposta che contiene una filosofia espropriativa perchè è stato rotto il principio, stabilito anche in Germania, che un'imposta non può colpire un bene al di là del reddito che produce. Questo costringe il contribuente a pagare l'imposta con redditi di altra provenienza con un effetto espropriativo». Che succederà ai canoni calmierati? Il proprietario dell'immobile attenderà la fine del contratto di locazione per eventuali ritocchi? «No. L'aumento delle aliquote avviene a contratti in corso. Nel decreto ministeriale che stabilisce le condizioni per i canoni concordati, all'art 6 dice che in caso di variazione dell'imposizione fiscale, la parte interessata può rivolgersi alla Commissione che determina in 90 giorni il nuovo canone da corrispondere. La Commissione è composta da 3 membri, 2 nominati dalle organizzazioni sindacali e uno di loro designazione. Insomma c'è il rischio che si aprano molti contenziosi». Che succederà invece per i canoni liberi? «Il proprietario sarà stretto tra la necessità di aumentare il canone e la difficoltà di trovare un inquilino in grado di sopportare questo maggiore onere. Ci potrebbe essere una paralisi delle locazioni». Come se ne esce? «Il tema dell'Imu sui canoni calmierati diventerà un problema sociale grosso. Il disagio abitativo non sarebbe più gestibile. La soluzione potrebbe venire con la rinuncia da parte dello Stato alla sua parte del gettito dell'imposta. In questo modo i Comuni potrebbero mettere aliquote più basse. L'impatto della maggiore imposta si farà sentire anche sulle compravendite. I prezzi saliranno ma sempre meno persone potranno permettersi di acquistare un appartamento. Ci sarà il combinato drammatico della difficoltà di accedere ai mutui, dell'aumento dei prezzi e dell'incremento dei affitti».

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