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Sì all'accordo per regolamenti più veloci

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InGiunta del Regolamento della Camera, Fini ieri ha dato incarico al vicepresidente di Montecitorio Antonio Leone (Pdl) di sondare i gruppi sulle modifiche da fare, ma un'intesa di massima sembra già raggiunta sul capitolo «manutenzione dei testi normativi»: cioè sullo snellimento di procedure ormai considerate desuete o superate dalla prassi. Queste alcune tra le principali modifiche. Manutenzione testi normativi: l'idea è di ammodernare il Regolamento nelle parti superate dalla prassi o dalle pronunce della Giunta. Tra queste vi rientrano, ad esempio, le procedure per le mozioni e risoluzioni; le modalità di esame del processo verbale; procedure di raccordo tra Camera e istituzioni europee. No a nuovi emendamenti in aula; stop a maxiemendamenti: si mira a ridurre i tempi di intervento soprattutto nella fase della discussione generale. E si vuole valorizzare al massimo il ruolo delle Commissioni: si punta a non presentare più emendamenti in Aula che non siano già stati esaminati prima in Commissione. E il presidente della Camera dovrà dichiarare «irricevibile« ogni maxiemendamento.

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