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«Bersani non farà l'errore di far cadere Monti»

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Chesta succedendo? «I partiti devono rispondere a due semplici domande: l'Italia è già salva? Abbiamo superato quel blocco del sistema politico creato da un bipolarismo gestito in chiave bellica? Noi dell'Udc crediamo di no. Chi crede invece che la risposta sia "sì" si faccia avanti, ma rischia il suicidio». Il premier, però, non vuole "tirare a campare"... «Viviamo indubbiamente una fase critica. Sta tornando forte l'idea che quella di Monti sia una parentesi, che basta aspettare il 2013 e si chiude. Del resto il processo di uscita dai veleni della Seconda Repubblica non può essere immediato, ci sono ancora delle tossine in circolo, ma io sono convinto che la maggioranza dei parlamentari all'interno di Pd e Pdl non pensino che siamo fuori pericolo». Il Pd non farà cadere il governo? «Non credo che l'autolesionismo del Pd arrivi a tanto. Che vogliono fare? Chiudere la parentesi Monti, andare alle elezioni e vincere a Sinistra? E con quale coalizione? La foto di Vasto al governo durerebbe un mese e mezzo. Ho molta stima di Bersani, non farà questo errore». E l'Udc? Casini ha investito tanto su Monti, non temete una crisi di governo? «Se accadesse sarebbe grave per l'Italia. Noi come partito non abbiamo nulla da temere, esattamente come non abbiamo mai temuto di portare avanti le nostre posizioni quando, 3 anni fa, eravamo pochi e isolati. Poi i fatti ci hanno dato ragione». Quale sarà il futuro dell'Udc? «Nulla può rimanere così come è. Anche noi dobbiamo cambiare. Ecco perché ci stiamo preparando a un rinnovamento, lavorando al nuovo partito della Nazione. Un partito popolare, liberale, e che non ha paura di niente. Qualunque siano la legge elettorale e gli avversari politici». E dopo il 2013? Crede ci sarà un Monti bis? «Nessuna previsione. Spero che continui l'esperienza della responsabilità nazionale. Con Monti o senza Monti». Na. Pie.

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