Lavoro, il Cdm approva "salvo-intese" Napolitano: no licenziamenti a valanga
Il Consiglio dei Ministri ha approvato "salvo intese" il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro. Scartate quindi sia l'opzione del decreto sia quella del ddl delega. "Si tratta di una riforma lungamente attesa dal Paese, fortemente auspicata dall'Europa - si legge in una nota di palazzo Chigi - e per questo discussa con le parti sociali con l'intento di realizzare un mercato del lavoro dinamico, flessibile e inclusivo, capace cioè di contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione di qualità, di stimolare lo sviluppo e la competitività delle imprese, oltre che di tutelare l'occupazione e l'occupabilità dei cittadini. Il disegno di legge - si sottolinea - è il frutto del confronto con le parti sociali". Fornero: Cdm impegnativo Ha definito il Consiglio dei ministri "molto impegnativo", il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, intervenuta in videoconferenza ad un convegno organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera su "Esperimenti controllati nei settori dell'educazione, del lavoro e dei servizi sociali". "Riguardo al tipo di strumento legislativo - ha detto il ministro, rispondendo ad una domanda su una eventuale decisione di presentare in Parlamento un disegno di legge oppure di varare un decreto legge - vorrei che lo dicesse il presidente, sarebbe improprio anticipare. Ci sarà una conferenza stampa dopo il Cdm". Confermato il no al reintegro Il ddl sul lavoro, approvato oggi "salvo intese" dal Consiglio dei Ministri, prevede che "per il licenziamento per motivi economici il datore di lavoro possa essere condannato solo al pagamento di una indennità". Particolare "attenzione" sarà riservata all'intento di "evitare abusi". Il diritto al reintegro nel posto di lavoro potrà essere disposto dal giudice "nel caso di licenziamenti discriminatori o in alcuni casi di infondatezza del licenziamento disciplinare". Napolitano: no licenziamenti a valanga Il Quirinale interviene sulla riforma del lavoro: "Non ci sarà una valanga di licenziamenti" assicura. "Ci sono posizioni contrastanti ma è da fare", aggiunge Napolitano convinto che nella discussione in Parlamento "si arriverà ad un risultato valido" e che "il problema più drammatico è quello delle aziende". Il Pd, stretto anche dal niet sindacale, ribadisce: "stiamo con i lavoratori". E Bersani, che conferma la "generosità" verso Monti avverte: in Parlamento si ragioni sull'art.18 e si cambi il testo. Altrimenti chiudiamo le Camere.