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Sì alla fiducia sulle liberalizzazioni Oggi il voto finale alla Camera

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Ilpassaggio però non è stato indolore per due motivi, uno tecnico e uno politico: innanzitutto la presenza di una norma sulle commissioni bancarie che la maggioranza ha chiesto al governo di modificare con un altro decreto; e poi la nuova richiesta di fiducia ha creato malumori nella maggioranza, come dimostra l'alto numero di deputati del Pdl assenti, astenuti o che hanno perfino votato «no». Mentre cresce la preoccupazione dei partiti di maggioranza per l'andamento dell'economia reale e, a cascata, dei conti pubblici. I numeri ottenuti dal governo alla sua dodicesima richiesta di fiducia rimangono ampi: 449 si, 79 no e 29 astenuti. Ma certo si tratta di cifre in netto calo. Il che si spiega non solo con i sei deputati del Pdl che hanno votato «no» e gli altri 23 che si sono astenuti, ma anche con i 19 assenti, tra cui Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti.

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