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Ricorso contro il sequestro. Ma Lusi rischia il carcere

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Gliavvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono hanno depositato l'istanza ieri mattina. «Abbiamo formalizzato la nostra richiesta - afferma Petrucci - perché è nostra intenzione capire quali sono quegli elementi che hanno indotto i magistrati ad adottare il provvedimento a danno del nostro assistito». Il penalista ha poi sottolineato che dopo l'eventuale pronuncia dei giudici della libertà valuterà di presenta la richiesta di incidente probatorio sui conti della Margherita. «La nostra intenzione è fare chiarezza, con pacatezza, all'interno del processo», ha ribadito il legale. Intanto, iIl sequestro di immobili e denaro, eseguito nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza, potrebbe non essere l'unica misura cautelare da adottare nei confronti dell'ex tesoriere della Margherita. A sottolinearlo è il gip Simonetta D'Alessandro che, nel convalidare il sequestro sollecitato con urgenza dalla procura, scrive che nella vicenda Lusi «viene in rilievo la sistematica reiterazione di condotte illecite sempre più pericolose», e che «il dato costituisce l'in sé legittimante, il quid fondante dell'intervento cautelare, per vero non solo sul piano reale». Il passaggio dell'ordinanza del giudice non è sfuggito ai magistrati titolari del procedimento, e cioè al procuratore aggiunto Alberto Caperna e al pm Stefano Pesci che potrebbero decidere il da farsi sottoponendo il caso all'attenzione del procuratore capo Giuseppe Pignatone. Per il gip D'Alessandro «appartiene all'esperienza quotidiana di chi si occupa di riciclaggio o di disponibilità di somme di provenienza illecita, l'estrema disinvoltura negli impieghi, nelle dismissioni, negli investimenti: è la tipica materia di versamenti a società che promettono mirabolanti rendimenti, cui il denaro viene versato a fiumi, nell'indifferenza che è propria di chi non lo ha guadagnato, e per nascondere la provenienza delittuosa o semplicemente sottrarlo al prelievo fiscale». Dal canto suo, Lusi si difende: «Ho accettato un patto scellerato, ma sono stato leale». E su Rutelli: «È andato a chiedere il mio arresto, ha dato numeri sbagliati, parlato di cose che non esistono».

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