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Ore di angoscia nell'abitazione di Colangelo

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Nelvillino di Claudio Colangelo a Rocca di Papa, dove sul citofono non c'è neanche il nome, i familiari aspettano una sola buone notizie. La moglie Gaetana e la figlia Valeria rispondono con un filo di voce a chi le cerca, chiedendo rispetto e silenzio. Ieri ancora una volta il sindaco di Rocca di Papa ha voluto far sentire il proprio appoggio a una famiglia così duramente messa alla prova. Nel piccolo centro castellano il nome di Claudio Colangelo è passato di bocca in bocca: quelli che abitano laggiù, al confine con Grottaferrata, non si conoscono neanche. Si pensa però a qualche azione di tangibile solidarietà con la famiglia del «turista del volontariato» rapito in India. Si sta cercando di organizzare una fiaccolata sperando che però non ce ne sia il bisogno: allo stesso modo qualcuno ha proposto di appendere una gigantografia di Claudio sulla facciata del palazzo comunale, nella triste riedizione di quella che è ormai una prassi che però, in moltissimi casi, ha portato bene. Si vedrà. Perché intanto c'è un'altra notte insonne da affrontare in attesa che quel telefono squilli e porti l'unica notizia che in casa Colangelo si attende da giorni. Marco Caroni

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