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Il Pdl, la destra e Sarkozy La sfida che divide gli ex An

L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy

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Recuperare i valori della destra che si sono persi nel Pdl guardando a quello che sta facendo Sarkozy. Valori storici – «l'identità nazionale, la centralità geostrategica del Mediterraneo, la costruzione di un'Europa dei popoli e delle Nazioni, il sovranismo, il recupero della cultura della tradizione quale fonte ispiratrice della modernizzazione sostenibile» – che sono stati troppo «annacquati». La tesi, lanciata sul «Tempo» da Gennaro Malgieri mercoledì scorso, divide proprio gli ex di An. C'è chi come il sindaco Gianni Alemanno e l'ex ministro Giorgia Meloni «sposano» questa idea, chi come il senatore Andrea Augello è più tiepido e chi come il capogruppo a palazzo Madama Maurizio Gasparri invita invece a guardare quel che di «destra» il Pdl ha fatto in questi anni. «Perché – avverte sorridendo – scrivere è bello, fare è più difficile». Francesco Storace, leader della Destra, nella discussione si butta invece a capofitto. Ieri a Monza ha fatto un'assemblea in cui ha rilanciato proprio quelli che, secondo lui, sono i principi che il partito di Berlusconi ha lasciato per strada. «La lotta al signoraggio bancario, la sovranità monetaria, un referendum sui trattati che Monti si appresta a far ratificare dal Parlamento come il Fiscal compact, queste sono le idee che noi portiamo avanti e che sono i nostri punti di riferimento. Per questo sono d'accordo con Malgieri. Ma non in tutto, guardare a Sarkozy non ci aiuterà, è tornato a fare l'uomo di destra solo perché è in campagna elettorale». «Il centrodestra italiano? – prosegue – Basta guardare i possibili leader che ha: Alfano, Maroni, Casini, nessuno di loro ha la tessera di An in tasca, di che parliamo? E questa forse è la colpa maggiore di Gianfranco Fini, ha distrutto un sogno per costruire un partito che ha già praticamente liquidato». Il sindaco Gianni Alemanno è d'accordo invece anche con l'invito a guardare quello che sta facendo il presidente francese. «Il recupero e il rilancio dei valori di Sarkozy è fondamentale anche per noi – spiega – Ma per farlo in Italia c'è bisogno di un'Assemblea Costituente, solo così si può arrivare a una riforma seria della seconda parte della Costituzione». «Però - avverte – tutto questo si può fare solo a patto che nel futuro del Pdl non ci sia un'alleanza con la Lega. O almeno con questa Lega». Ma quando si parla di «recupero» vuol dire che qualcosa per strada si è perso. E di questo il sindaco incolpa ancora il Carroccio. Almeno per una buona parte. «Abbiamo fatto una fatica incredibile a recuperare alla sinistra temi come la Patria, la Nazione proprio perché siamo stati alleati con Bossi. E questo è stato un problema. Poi ha pesato anche il fatto che il Pdl è un partito nato da una fusione a freddo, da una contingenza immediata. Adesso però stiamo recuperando, stiamo facendo i congressi e dobbiamo andare avanti con un programma che sia coerente». D'accordo con il sindaco di Roma Giorgia Meloni, ex ministro alla Gioventù: «Il Pdl vince se esalta le differenze all'interno e in questo non è stato troppo bravo. Noi invece dobbiamo spingere sui temi della destra proprio come sta facendo Sarkozy perché questa cultura esiste ancora in Francia come in Italia. E la forza del nostro partito è proprio quella di riaffermare le identità che la compongono». «Forse è vero che non abbiamo fatto abbastanza – aggiunge – anche se qualcosa l'abbiamo portata a casa. Penso ad esempio alla Festa dell'unità d'Italia che abbiamo festeggiato oggi e che siamo riusciti a istituire nonostante fossimo in coalizione con la Lega». Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato prende invece «amichevolmente» le distanze dall'invito di Malgieri. «Conosco Gennaro da tanti anni e so come la pensa. Ma io dico che i valori della destra noi li abbiamo riaffermati nel governo Berlusconi: la difesa della famiglia, anche riguardo le ultime polemiche sui gay, la lotta all'immigrazione illegale, la lotta sul biotestamento, la guerra alla mafia. Questi non sono temi "di destra"? Sicuramente si può fare di più ma certi ragionamenti rischiano solo di ghettizzare un determinato tipo di politica. E poi lasciamo perdere Sarkozy, io sono stato un suo ammiratore all'inizio, ma mi ha profondamente deluso. E certi "manifesti" li ha ritirati fuori ora solo perché è in campagna elettorale». Cauto Andrea Augello, anche lui ex An oggi senatore Pdl. «Tutto quello che crea dibattito è utile. Ma oggi il tema principale è la crisi economica. È su questo che dobbiamo confrontarci. La nostra sfida deve coniugare quel che dice Malgieri con scelte che non siano astratte. E allora un grande movimento nazionale ed europeo per affrontare i problemi economici potrebbe essere un tema nuovo, quello che la gente capirebbe meglio. E ci servirebbe anche per spiegare il motivo della nostra partecipazione a questo governo».

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