Monti richiama i sindacati "Serve spirito di coesione"
Il governo lancia ai sindacati un appello alla coesione nei giorni cruciali per la riforma del lavoro. Mario Monti ha iniziato il suo intervento al convegno di Confindustria a Milano richiamando i sindacati a quello "spirito di coesione" che aveva riscontrato nel primo incontro avuto all'inizio del suo mandato. "Credo che in questi giorni avrò bisogno di richiamarli a questo spirito e impegno", ha affermato il presidente del Consiglio con riferimento alla riforma del mercato del lavoro. Il premier si è rivolto direttamente ai leader sindacali presenti in platea, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, ringraziandoli per la collaborazione avuta. "I sindacati hanno, con le loro controparti, dato prova di saper superare il concetto di controparte", ha riconosciuto. "Se l'Italia ha un governo che ho definito di impegno nazionale - ha continuato - lo dobbiamo anche alle manifestazioni d'impegno che le forze sindacali hanno espresso con vivacità l'anno scorso". Prima, il presidente del Consiglio aveva avuto parole di ringraziamento per Confindustria e, in particolare, per la presidente Emma Marcegaglia. "Vorrei rendere omaggio al sistema delle imprese italiane - ha affermato - voi siete, lo sapete bene, una delle forze più vive del sistema Italia e rappresentate l'Italia nel mondo". Monti si è detto particolarmente soddisfatto di essere stato invitato al convegno di Confindustria, anche per il titolo scelto dall'associazione: "Cambia Italia: riforme per crescere". "Vi dico grazie per aver scelto questo tema e questo titolo in cui sento l'eco dell'impegno del governo", ha osservato riferendosi all'assonanza con i nomi dati all'esecutivo ai decreti approvati. Il premier ha voluto infine "rendere omaggio alla leadership " di Marcegaglia, che ha guidato gli industriali per 4 anni "sempre con pragmatismo". Sulla trattativa sulla riforma del mercato del lavoro "ognuno deve cedere qualcosa rispetto al legittimo interesse di parte. Il nostro compito è fare emergere l'interesse generale", ha detto il presidente del Consiglio. "Il ministro Fornero - ha aggiunto - ha pronto un testo incisivo che prevede da subito interventi volti a eliminare la segmentazione tra precari e lavoratori a tempo indeterminato e che modifica immediatamente l'articolo 18 per i nuovi assunti. Su queste norme si gioca il futuro del governo e del Paese". "Se le pressioni corporative o se i suoi colleghi ministri o il suo presidente dovessero chiederle un passo indietro - ha aggiunto Monti - Elsa Fornero dovrebbe con lo stile e la determinazione che la caratterizzano, abbandonarli al loro destino. Ebbene, temo che non possa abbandonarci al nostro destino". Riguardo al futuro politico dei "tecnici" il Professore ha chiarito che "l'obiettivo di questo governo non è quello di farsi rieleggere, quindi abbiamo un orizzonte molto lungo per quel che riguarda l'interesse del Paese, ma molto breve per quello che è l'interesse delle nostre persone".