Governo, intesa su giustizia e lavoro Stop della Camusso sull'articolo 18
Il premier Mario Monti al vertice notturno di Palazzo Chigi con i leader di Pdl, Pd e Udc, incassa accordi cruciali su riforma del lavoro e art.18: il modello per la riforma dovrebbe essere quello tedesco, che dà al giudice il potere di decidere tra indennizzo e reintegro. In arrivo poi una stretta anti-corruzione e, sempre in tema di giustizia, si è convenuto di modificare le norme sulla responsabilità civile dei magistrati e sulle intercettazioni. Restano invece le distanze tra Pd e Pdl sulla Rai: questione per la quale servirà un nuovo incontro. Ancora stallo anche sui provvedimenti per la crescita. «Molto soddisfatto» si è detto il premier, che per martedì ha convocato le parti sociali sul lavoro. Art.18, stop della Camusso Sull'articolo 18 "vedremo quali proposte saranno fatte: quelle sentite finora dal governo non ci convincono, e non vanno bene". Lo ha affermato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, parlando della riforma del mercato del lavoro. "Gli accordi sono possibili quando c'è un merito che viene condiviso: se dovessi dirlo oggi, credo che ci sia ancora della strada da fare", ha aggiunto. Il vertice notturno All'incontro di ieri sera, durato oltre cinque ore, hanno partecipato il premier con i ministri Corrado Passera ed Elsa Fornero e il vice ministro Vittorio Grilli. Alla riunione-fiume nella sede del governo con Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini, immortalato con una foto su Twitter postata dal leader Udc come auspicio per il futuro, Monti è riuscito a mettere da parte tensioni e schermaglie politiche degli ultimi giorni, a mediare tra i partiti della maggioranza e a portare a casa gli accordi cruciali sulla riforma del lavoro e art.18, sul ddl corruzione e sulla responsabilità civile dei magistrati, avviando l'istruttoria dei dossier "delicati" che saranno riaffrontati "in una prossima riunione". Stallo sulla Rai Il futuro di viale Mazzini vede infatti invariate le distanze tra Pdl e Pd che, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, hanno tenuto il punto con il Pdl che vuole procedere alle nomine in base alla legge Gasparri e il Pd che è contrario. Lo stop non raffredda però la soddisfazione di Monti che può considerare il vertice un ottimo passo avanti per il governo. Giustizia Sul fronte giustizia, sono stati sciolti tutti i nodi che bloccavano il governo e, venendo incontro alle richieste del Pdl, si è in più deciso di fare una nuova legge sulle intercettazioni. Il ddl anti-corruzione sarà ampliato, in particolare nelle norme relative alla corruzione tra privati e alla revisione della pena sulla corruzione. Il ministro Severino ha proposto di correggere con un emendamento il problema sulla responsabilità civile dei magistrati per arrivare ad " una soluzione più equilibrata" a maggior tutela dei magistrati. Ma il piatto forte della cena era, come richiesto da tutti, la riforma del mercato del lavoro, arrivata allo sprint finale con le parti sociali e che Monti vorrebbe chiudere nel vertice di martedì prossimo. Il premier ha sottolineato " la necessità di una riforma ad ampio raggio dei diversi aspetti del mercato del lavoro" per rendere più credibile l' impegno del governo per le riforme. Articolo 18 Sul nodo dell' art.18, il modello, che il governo propone alle parti sociali, si basa su quello tedesco con una revisione delle norme che regolano il licenziamento dei lavoratori, distinguendo tra il licenziamento per ragioni discriminatorie da quello per ragioni disciplinari e quello causato da ragioni esclusivamente economiche. L' impegno di Monti e del ministro Severino è di accelerare i tempi delle cause di lavoro. Orientamenti che sembrano aver convinto i leader politici che, fa sapere Palazzo Chigi in una nota, si augurano che si possa trovare " l' accordo delle parti sociali e ottenere un' approvazione tempestiva da parte del Parlamento".