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Clini apre agli Ogm, poi ci ripensa. E la politica si divide

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Leparole di Clini, che nel pomeriggio precisa che in Italia rimarrà il divieto di coltivare organismi geneticamente modificati, scatenano le proteste delle associazioni di ambientalisti e agricoltori, accendono un dibattito nel mondo politico, e provocano dubbi anche all'interno dello stesso esecutivo, tanto che il suo collega Mario Catania, titolare dell'Agricoltura, decide di esprimere pubblicamente il suo dissenso. Critici i parlamentari del Pd, a partire dal capogruppo alla Camera Dario Franceschini, che liquida l'intervista di Clini con poche battute: «È solo un'opinione personale. L'agricoltura italiana deve puntare sulla qualità e l'eccellenza e non sugli ogm. E sarà così». La responsabile Ambiente Stella Bianchi, chiede «chiarezza» all'esecutivo per parole «che restano molto preoccupanti». La Lega Nord alza un muro: «Non so cosa pensino i partiti che sostengono il governo sull'apertura fatta dal ministro Clini sugli Ogm. Credo che abbia fatto un autogol», dichiara il capogruppo alla Camera Gianpaolo Dozzo. Nel Pdl opinioni diverse: da Lucio Malan che sottolinea che gli Ogm «non sono il diavolo», a Fabio Rampelli, che invita il ministro «a rispettare le decisioni prese dei cittadini con ben due referendum». Scontato il malumore di partiti da sempre ambientalisti, i Verdi e Sinistra Ecologia e Libertà. Difendono Clini il capogruppo finiano alla Camera, Benedetto Della Vedova («No a fanatismi e tabù; l'Italia, non può sottrarsi dallo stare sulla frontiera della ricerca e della sperimentazione, a partire proprio dagli Ogm»). Il ministro, di fronte a tali e reazioni, replica bollando come «comode posizioni propagandistiche» le critiche alla sua intervista. E, soprattutto, precisa: «In Italia resta fermo il divieto degli Ogm ma è insensato frenare la ricerca».Le associazioni ambientaliste fanno fronte contro il titolare dell'Ambiente. Dal Wwf, a Legambiente, fino a Greenpeace, esprimono tutte «preoccupazione». Sulla stessa lunghezza d'onda i rappresentanti degli agricoltori. È particolarmente dura la Coldiretti: da Clini arriva «l'ultimo caso di sottovalutazione e disattenzione nei confronti del valore del Made in Italy». Per Clini la posizione contro gli Ogm, maggioritaria in quasi tutta l'Europa, «è bipartisan e da sempre compromette la ricerca sull'ingegneria genetica applicata all'agricoltura, alla farmaceutica, e a importanti questioni energetiche».

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