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Spunta l'ipotesi del premier alla presidenza dell'Eurogruppo

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Lacandidatura del premier spunta mentre il professore arriva a Bruxelles proprio per partecipare alla riunione dei ministri delle finanze dei paesi dell'eurozona. A lanciarla è il quotidiano francese Le Monde, che, senza citare fonti ufficiali, rivela come il presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy starebbe facendo un «discreto» pressing su Monti per convincerlo a prendere il posto di Jean-Claude Juncker, che ha già annunciato l'intenzione di lasciare a fine del suo mandato a luglio 2012. Il professore infatti, secondo il quotidiano francese, potrebbe soddisfare, da convinto sostenitore del metodo comunitario, «il Nord e il Sud della zona euro». La candidatura non trova però conferma a Bruxelles: fonti comunitarie fanno infatti sapere che le consultazioni per la successione di Junker «sono ancora in corso». No comment anche dall'entourage del professore, che legge comunque l'articolo di Le Monde come un indubbio attestato di stima. Ma la corsa alla guida dell'Eurogruppo è ancora tutta da giocare. Alcuni paesi, tra i quali Austria e Germania, vogliono che a rappresentare l'Eurozona sia e di un Paese da tripla A (escluso il Lussemburgo di Junker, Olanda, Finlandia e Germania). E questo escluderebbe automaticamente l'Italia. Ieri all'Eurogruppo si è discusso della seconda tranche di aiuti alla Grecia e della situazione del deficit spagnolo. L'Erogruppo precede la riunione dell'Ecofin tra i 27 Ministri delle Finanze Ue di oggi. Sembra che non ci siano problemi all'ok definitivo ai 130 miliardi di euro di aiuti (la seconda tranche) ad Atene. Un po' più complicata la posizione della Spagna, il vero nodo di questa riunione dell'Eurogruppo. Il problema è il deficit nazionale. Il ministro spagnolo Luis de Guindos ha confermato che la Spagna ha rivisto al rialzo il suo deficit per il 2011, dal 6% previsto all'8,5%, e per il 2012 intende ridurlo al 5,8% anzichè al 4,4% come era stato fissato con Bruxelles. Il ministro tedesco, Wolfgang Schaeuble ha sottolineato come la «Grecia è un caso completamente diverso» dalla Spagna, la quale «ha fatto grandi progressi e questo è stato notato dai mercati finanziari». Intanto si sta aprendo il dossier Portogallo. Questo almeno il segnale di maggior rilievo arrivato dai mercati, dove i titoli di Stato a 10 anni del Paese lusitano hanno aumentato i loro rendimenti di 25 punti base. Ma la tensione è tornata anche sui titoli di Stato italiani e spagnoli, con lo spread tra il Btp a 10 anni e l'analogo bund tedesco che ha chiuso la prima seduta della settimana in rialzo a 315,7 punti base dai 304 di venerdì, con un rendimento salito al 4,91%. Ma su questo fronte l'appuntamento più atteso dagli operatori è quello di oggi, con l'asta dei Bot da 12 mld.

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