Fini vuole spazio nel Terzo Polo Una convention tutta per lui
Eriprendersi un po' di quello spazio, nel Terzo Polo, che il furbo Casini gli ha fatto sparire sotto il naso. Gianfranco Fini sta preparando la convention di Futuro e Libertà di sabato e domenica al teatro comunale di Pietrasanta, in Versilia, per rilanciare il partito, finito nell'ombra con l'arrivo di Mario Monti al governo, e per riacquistare visibilità in una coalizione dove ormai sembra comandare solo il leader dell'Udc. È per questo che il presidente della Camera parlerà sia sabato a mezzogiorno, subito dopo l'intervento di Italo Bocchino, sia il giorno dopo, sempre a mezzogiorno, a chiudere la mattinata di interventi e di dibattito. L'idea che sarà lanciata durante la due giorni è quella di rafforzare il Terzo Polo senza ingabbiarsi in un partito e di rinnovare l'intera politica italiana. Ma Fini vorrà soprattutto ascoltare: ci sono proposte e progetti da sviluppare ma c'è anche da riprendere il colloquio con la base, con il territorio, per condividere la nuova strada da percorrere. Una convention, si dice in casa Fli, che non sarà una nuova Mirabello, che non sarà l'occasione per dare il via ad una costituente ma un momento, altrettanto importante, di chiarimento per ripartire convinti. Sapendo, ha detto Fini, che per crescere, per andare oltre il 4% dei consensi di cui gode oggi, Fli «non può diventare un giocattolo per l'autoconservazione». Insomma, la legittima aspirazione a far acquisire al partito una maggiore visibilità non dovrà essere motivo di arroccamento su posizioni meramente identitarie, quanto della capacità di suggerire motivi di coinvolgimento e spunti di partecipazione da offrire alla società, a cittadini sempre più tentati dall'antipolitica. Un obiettivo, è stato proposto nelle ultime riunioni per preparare la manifestazione, che si può raggiungere sia riprendendosi temi che una volta erano appannaggio della sinistra, sia coniugando in chiave innovativa temi come quello del patriottismo, ormai divenuto elemento di identità non ideologico, patrimonio condiviso trasversalmente dalla cittadinanza. «Futuro e Libertà non sarà mai neocentrista – attacca il vice coordinatore del partito Fabio Granata – siamo oltre destra e sinistra, non democristiani. Da Pietrasanta partirà una grande controffensiva di Futuro e Libertà per costruire il movimento del patriottismo repubblicano e legalitario». «Sia chiaro a tutti: nessuna deriva neo centrista, nessuno scioglimento – è l'avvertimento – Crediamo nel Terzo Polo a condizione che sia innovativo e rappresentativo del nuovo e non certamente una Udc allargata». Pa. Zap.