Palermo, due indagati della lista Ferrandelli
Due rappresentanti di lista di Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle contestate primarie del centrosinistra per il sindaco di Palermo, è stata iscritta dalla Procura nel registro degli indagati per l'ipotesi di reati elettorali generici. I due indagati sono marito e moglie, Al vaglio, ma non ancora formalmente contestata dai pm, le ipotesi di violenza privata e minacce. L'inchiesta sulle irregoralità alla primarie La Procura aveva aperto ieri, a seguito di alcune segnalazioni, un fascicolo sulla consultazione di coalizione svoltasi domenica scorsa, per verificare presunte anomalie. Sotto osservazione, in particolare, il seggio del quartiere Zen. Ieri i carabinieri avevano compiuto accertamenti e interrogatori, proprio con riferimento ai rappresentanti di lista dei quattro candidati e al personale che ha operato nel gazebo allestito allo Zen. Gli scrutatori avrebbero segnalato la presenza di una donna che consegnava un euro agli elettori. Nell'indagine c'è anche la disponibilità sospetta di schede elettorali da parte di alcune persone. Ferrandelli: "Sono sereno" Così il vincitore delle primarie del centrosinistra a Palermo, in merito all'inchiesta avviata dalla Procura. "Anzi sono contento che ci sia un'indagine della Procura perché così si farà luce su tutto e chiarezza". Ferrandelli si dice amareggiato per quanto sta accadendo: "L'avevo messa in conto - aggiunge - considerato il risultato di domenica. Ho sbancato tutti e qualcosa doveva accadere. Ma il risultato è questo e non mi interessa alimentare il clima di scontro". Ed in merito alla presa di posizione di Leoluca Orlando, che ha detto che non lo sosterrà, dice: "Ha perso e questo suo accanirsi è ridicolo. Comunque c'è posto anche per lui".