Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Nel Carroccio lo difendono ma vorrebbero la sospensione

Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Davide Boni

  • a
  • a
  • a

«Io sto con Davide Boni» Radio Padania, l'emittente radiofonica del Carroccio, dedica la pagina Facebook al presidente del consiglio regionale lombardo indagato per corruzione. Una copertina che diventa una sorta di manifesto del delicato momento che sta vivendo la Lega e che la deputata nordista Paola Goisis interpreta così: «È l'ora della caccia alle streghe. Siamo l'unico partito d'opposizione e la magistratura sta tentando di frenare il seguito che il movimento si è creato in anni e anni di militanza. Davide Boni lo conosco da tantissimi anni e lo ho sempre apprezzato per la sua integrità». Poi però la stessa Goisis, contattata da Il Tempo, ha il coraggio di dire quello che molti colleghi continuano a ripetere mantenendo l'anonimato: «Boni, se davvero vuole bene alla Lega, offra a Umberto Bossi la sua sospensione dal movimento. Poi sarà il Senatùr a decidere. È un gesto che i militanti si aspettano». E così emerge anche nel partito del Sole delle Alpi una sorta di questione morale anche se Giancarlo Pagliarini ex ministro nel primo governo Berlusconi, ex esponente del Carroccio ed ex amico di Umberto Bossi, preferisce definire «questione politica» che ormai «è sotto gli occhi di tutti». Poi aggiunge: «Ci sono rimasto male ma si sa ancora così poco. Aspettiamo ma mi ha fatto piacere che Boni abbia detto di essere estraneo alle accuse. Mi meraviglia piuttosto che non tutti lo abbiano difeso immediatamente a spada tratta. In ogni caso - riprende - non sono un "ex". Semmai è la Lega che è cambiata. Io sono rimasto fedele alle mie idee. Una volta erano anche quelle degli altri. Ora si sono messi a fare anticultura. Dovevamo fare la rivoluzione federale e, invece, hanno fatto questa scemata della legge sul federalismo che avrebbe dovuto premiare le Regioni buone e punire quelle cattive. Ma figuriamoci. I cantoni svizzeri mica funzionano così». Infine un pensiero all'amico Senatùr: «Umberto sta male, è malato. Se ne stia un pò a riposo. C'è affetto nei suoi confronti ma è il caso che stia un pò a casa sua. Non può dire cose come quelle che ha detto a proposito di Monti. Non si può fare così. Il "sole delle Alpi" se non cambia, sparisce. Ha sempre uno zoccolo duro, fatto da gente perbene senza alternative, che arriva all'1%-2% dove conta molto anche l'affetto per Bossi». E per il futuro? «C'è qualche proposta come Unione Padana che guarda anche alle posizioni di Veneto Stato ed altre formazioni. Qualcosa si muove. Questi movimenti si possono federare e la Lega Nord può farne parte ma senza questi dirigenti che hanno fatto gli "scendiletto" di Berlusconi».

Dai blog