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I tempi si allungano

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Ilcampanello di allarme ha suonato due giorni fa quando i due fucilieri del San Marco hanno rischiato di finire in una sordida cella della prigione di Trivandrum a Kollam. Il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura ha ingaggiato un braccio di ferro nell'anticamera del direttore del carcere Alexander Jacob per impedire che i marò fossero privati della divisa e messi in una cella comune. «C'è stato un improvviso irrigidimento da parte del funzionario - ha osservato De Mistura - che sembrava voler ignorare il punto 6 dell'ordinanza di carcerazione del giudice di Kollam», che lasciava aperta la possibilità di una sistemazione in un luogo diverso dal carcere. Poi una soluzione-ponte è stata trovata, con l'individuazione di una costruzione separata in cui i due possono portare la divisa, ricevere tutti i giorni persone, fare qualche telefonata, disporre di cibo italiano e avere adeguata sicurezza. Questo in attesa che una residenza esterna, forse il Police Club di Kollam, sia trasformata giuridicamente in un annesso del carcere per ospitarli. «Ma è parso a un certo punto evidente che ragioni politiche ed elettorali locali indiane stavano condizionando oltre ogni limite la soluzione della vicenda», fino al tentativo di forzare la carcerazione di Latorre e Girone in una cella comune, ha aggiunto il sottosegretario agli Esteri. Annunciando di aver rivisto i suoi «piani»: non partirà più, come previsto, ma resterà in India per «continuare la pressione». Resta l'interrogativo della perizia balistica. Si è appreso da fonti concordanti che domani si svolgeranno test di tiro e altri esami, ai quali come nei giorni scorsi parteciperanno gli esperti dei carabinieri Paolo Fratini e Luca Flebus. Anche in questo caso, si pensa ad almeno sette giorni lavorativi per la stesura del referto. I proiettili recuparati sono due. Ogive deformate dall'impatto. E dalle prime osservazioni sembrerebbe accertato che si tratti di un calibro non compatibile con quello usato dalle armi in dotazione ai fucilieri delSan Marco imbarcati sull'«Enrica Lexie». Ma i test più importanti sono le verifiche trigonometriche sui fori sulla barca dei pescatori. Dall'inclinazione di entrata dei proiettili apparirà con evidenza da quale altezza sono stati sparati i colpi alcuni dei quali hanno ucciso i due pescatori. Il rischio maggiore resta il clima anti-italiano che si sta diffondendo, con i giornali che ironizzano sulla detenzione dei due marò e il loro trattamento. Mau.Pic.

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