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Giallo sull'assunzione di 10 mila prof

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Restano in bilico le assunzioni di diecimila professori. Ieri le due commissioni Affari costituzionali e Attività produttive della Camera avevano dato il via libera alla norma, che doveva essere finanziata con l'aumento delle tasse sugli alcolici e in parte dagli introiti dei giochi, ma in serata la commissione Bilancio ha fermato tutto per il parere contrario del governo sulla copertura. Stamani nuova riunione per capire dove trovare altre risorse. Intanto sparisce definitivamente la norma salva-banche che probabilmente verrà inserita nel decreto sulla riforma del fisco. Sono alcuni dei punti del nuovo testo sulle semplificazioni che dovrebbe arrivare in aula oggi per esser votato. E sul quale l'esecutivo molto probabilmente metterà ancora una volta la fiducia. Ma soprattutto è stato approvato all'unanimità un emendamento che chiude definitivamente il monopolio Telecom sulla rete fissa per quel che riguarda il famoso «ultimo miglio», cioè la parte finale delle rete attraverso la quale devono passare tutti i gestori telefonici. Con la nuova norma – scritta dai deputati del Pdl Paolo Romani e Stefano Saglia, e alla quale ha lavorato anche Beatrice Lorenzin – invece, ogni operatore potrà «saltare» quel tratto e arrivare direttamente con la fibra ottica nelle case. E questo alla fine porterà anche a una diminuzione dei costi per gli utenti. «Abbiamo riaperto i termini della concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni fisse – spiegano i due deputati del Pdl – Questo porterà vantaggi per la pubblica amministrazione, per i cittadini e per le imprese». «Infatti – proseguono – sarà meno gravoso per i concorrenti l'accesso all'ultimo miglio della rete fissa. Liberalizzare la concorrenza spingerà anche l'operatore ex monopolista a privilegiare gli investimenti in fibra ottica con grossi vantaggi sia dal punto di vista tecnologico che per gli utenti finali». Per quanto riguarda la scuola i soldi per l'assunzione dei professori dovrebbero arrivare dall'aumento della tasse sulla birra e sugli alcolici (dalla grappa al limoncello ma sembra escluso il vino). Stop anche ai tagli del personale: l'organico è fissato in misura uguale a quello di questo anno scolastico, pari a 724 mila posti docenti e 233.100 posti Ata. Tra le novità l'inserimento in ruolo dei professori che avevano vinto il concorso per diventare dirigenti scolastici ma che non avevano partecipato al corso di formazione. Resta invece fuori la norma salva-banche. Già lunedì c'erano stati molti dubbi perché la lettera di Napolitano che chiedeva di non inserire nei decreti materie estranee al testo era stata molto dura e molto netta. Così, dopo una serie di consultazioni è stato deciso che sarà «infilata» nel decreto per la semplificazione fiscale. Cercando, sperano i partiti, di approvarla senza troppo «rumore». No all'inserimento, per lo stesso motivo del veto del Quirinale, alla norma che estende il tetto agli stipendi dei dirigenti degli Enti locali. La maggioranza in commissione aveva chiesto al ministro Patroni Griffi di metterla nel testo del decreto ma sarebbe stato difficile farle superare l'esame di ammissibilità. Per questo finirà probabilmente in un disegno di legge «mirato». Nel decreto sulle semplificazioni è stato invece inserito un emendamento dell'ex ministro Brunetta che prevede che dal 2014 le comunicazioni con le pubbliche amministrazioni dovranno avvenire «esclusivamente» attraverso i «canali telematici e la posta elettronica certificata». Via libera anche a quello che riguarda la cosiddetta sanità digitale: l'uso della cartella clinica elettronica, la regolamentazione dell'utilizzo della telemedicina, l'utilizzo di sistemi di prenotazione elettronica. Oggi arriva intanto in Senato una mozione contro le agenzie di rating che ricalca quella già inserita nel pacchetto che Mario Monti ha portato, prima di dicembre al consiglio europeo. Un testo approvato da tutti i partiti – tranne dall'Idv che ne aveva presentata una molto più dura – e che, tra i punti principali, prevede l'incompatibilità tra gli azionisti e chi redige i giudizi.

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