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Nel porto di Imperia si «incagliano» altri nomi eccellenti: due arresti

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a.Le due nuove ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari sono state notificate, nelle loro dimore romane, a Delia Merlonghi, legale rappresentante di Acquamare srl (la società che detiene il 33,3% della Porto Imperia), e Andrea Gotti Lega, membro sia del cda di Acqua Marcia, sia di Porto Imperia spa. Intanto, sempre a Imperia, sono finiti ieri sul registro degli indagati l'industriale Gianfranco Carli, ex presidente della Porto Imperia spa, e il dirigente del settore Urbanistica del Comune ligure, Ilvio Calzia. Polizia Postale e Guardia di Finanza stanno ora esaminando il materiale sequestrato negli uffici e negli appartamenti degli indagati nelle ultime ore. Un lavoro che deve ricostruire tutto il complicato intreccio di operazioni economico-finanziare e burocratiche che stanno alla base dell'operato nella vicenda in questione di Acquamare srl. Si è appreso anche delle perquisizioni di case e uffici di Beatrice Parodi, membro del cda di Porto Imperia; di Paolo Calzia, ex direttore generale del Comune di Imperia e consulente di Luigi Sappa, presidente provinciale; degli industriali Gianfranco Carli e Pietro Isnardi, ex presidenti della società imperiese; di Domenico Gandolfo, ex direttore della società, e di Ilvio Calzia, ex dirigente del Comune al quale è stato notificato anche un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici. Già domani potrebbe svolgersi l'interrogatorio degli arrestati (al più tardi venerdì) alla presenza dell'avvocato milanese Nerio Diodàdi, uno dei legali di Caltagirone Bellavista. Comunque, pare sia stata tranquilla la prima notte in carcere per il presidente di Acqua Marcia, in cella con un altro detenuto italiano, più o meno dell'eta dell'ingegnere (73 anni). Gli sono stati consegnati i farmaci che normalmente usa ed è stato sottoposto a visita medica, prima di ricevere la visita dell'avvocato Giuseppe Consolo, deputato di Fli: «L'ho trovato sereno», ha detto uscendo. Meno tranquilla invece la notte per Carlo Conti, che è sotto choc. È in cella con un detenuto straniero. Infine, ieri l'ex ministro Claudio Scajola si è detto «amareggiato» per la vicenda. «La magistratura, sono certo, avrà modo di definire con precisione i contorni della vicenda», ha dichiarato annunciando querele.

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