La vittoria di Ferrandelli spacca Pd e Idv. La procura indaga sui brogli
Ladichiarazione al vetriolo è del senatore Beppe Lumia, uno dei capi dissidenti del Pd e protagonista della vittoria di Fabrizio Ferrandelli, proclamata ieri dopo l'ennesimo conteggio dei voti. Non è certo un fulmine a ciel sereno, l'entrata a gamba tesa dell'esponente Pd perché il temporale scatenato dalle primarie persiste ancora su Palermo. E così apriti cielo. L'affermazione dell'ex presidente della Commissione antimafia, per Rita Borsellino, «non è commentabile». Insomma, non solo la politica, ma le primarie spaccano pure il fronte dell'antimafia. Intanto non si placano le polemiche su eventuali brogli tanto che la Procura ha aperto un fascicolo sui voti espressi nel quartiere Zen. Il candidato sindaco in pectore Ferrandelli non sembra preoccupato e chiede che il centrosinistra lo sostenga compatto. Disponibile l'avversaria Borsellino «Prendo atto dell'esito dello scrutinio. Terrò fede a ciò che ho firmato, quindi sosterrò lui, ma intanto riprenderò il mio lavoro al Parlamento europeo». Dopo la carota, il bastone. «Ha avuto un percorso abbastanza altalenante - chiosa l'europarlamentare riferendosi a Ferrandelli -. Era nell'Idv, quindi all'opposizione del governatore Lombardo. Poi è uscito dall'Idv, ha accettato l'appoggio di chi appoggia Lombardo, poi ha detto che non era vero, queste posizioni più morbide forse lo hanno favorito. Lo conosco da tempo». Ferrandelli frattanto precisa: «Non sono il candidato di Lombardo». Poi la stoccata al partito di Bersani: «Ricordo che tutto il Pd al governo regionale sostiene Lombardo, lo stesso Pd del segretario Lupo che appoggiava la Borsellino, e lo stesso Pd di Faraone anche lui candidato alle primarie». E mentre la Borsellino dichiara di non candidarsi a sindaco, ma di appoggiare Ferrandelli, Leoluca Orlando spazza ogni dubbio: «Non voterò mai un Ferrandelli che sta con il Pd che sostiene ancora Lombardo che era alle ultime elezioni regionali il candidato alternativo rispetto alla senatrice Anna Finocchiaro». Eppure la sua collega di partito, l'europarlamentare Sonia Alfano, mette le cose in chiaro: «L'Italia dei Valori, come mi ha confermato Di Pietro sosterrà Ferrandelli». E Anche tra democratici non si placa la guerra intestina. In primo piano le dimissioni del segretario regionale, Giuseppe Lupo, richieste dalla corrente Cracolici-Lumia. «Non mi dimetto - dichiara Lupo -. Domenica prossima ci sarà l'assemblea regionale del partito con all'ordine del giorno la mozione di sfiducia: se ci saranno i numeri ne prenderò atto, ma non farò alcuna scelta prima di domenica». Se il centrosinistra ha già deciso nel sostenere Ferrandelli (almeno così pare), il Terzo polo (Udc, Fli, Gs e Mpa) è già in campagna elettorale a sostegno del candidato Massimo Costa. Anzi, il governatore Lombardo va oltre: «Se Ferrandelli non dovesse riuscire ad arrivare al ballottaggio e ci sarebbero il rappresentante del Pdl e quello nostro, confesso che chiederei i voti di Ferrandelli per fare eleggere Costa». Altra benzina sul fuoco delle polemiche, terreno fertile per il leader del Mpa. Manca ancora all'appello il partito di Alfano. «La candidatura sarà ufficializzata entro 48 ore, ma non ci sono altri nomi oltre a quello dell'attuale presidente del Parlamento siciliano, Francesco Cascio», afferma il coordinatore del Pdl in Sicilia, Giuseppe Castiglione.