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Giustiziato mentre parla con gli amici

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Uncolpo di pistola e Carmine Cristiano Mantice, 18 anni, è morto. Il fatto si è verificato poco dopo le tre di ieri mattina in via Giacomo Profumo, nella zona di piazza Carlo III. Secondo la polizia era un «ragazzo normale». Appartenente ad una famiglia normale. Umile e disagiata ma, senza «scheletri nell'armadio». Il ragazzo che avrebbe compiuto 19 anni il prossimo mese di aprile aveva perso il padre negli anni scorsi. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile della Questura partenopea, la vittima, Carmine Cristiano Mantice, si stava intrattenendo con due amici nei pressi della sua abitazione quando una coppia in sella a uno scooter li ha avvicinati e ha sparato.Trasportato presso l'ospedale Loreto Mare, i medici hanno soltanto potuto constatarne la morte. Dopo avere interrogato a lungo i due ragazzi che si trovavano in compagnia di Carmine Cristiano Mantice, gli agenti della squadra mobile stanno scandagliando nella vita privata della vittima. Secondo quanto riferito dagli unici due testimoni di questa vicenda due killer sarebbero arrivati in via Profumo a bordo di un motorino e senza pronunciare nemmeno una parola avrebbero aperto il fuoco, esplodendo un solo proiettile al torace del ragazzo. Per il momento gli investigatori della squadra mobile diretta dal vicequestore Andrea Curtale escluderebbero la pista della camorra, come sfondo su questo omicidio anche se, l'arma utilizzata, una calibro 38 è una delle preferite dai sicari del clan. Mantice era incensurato e non frequentava cattive compagnie. Dopo la scuola non aveva continuato gli studi e non aveva un lavoro fisso. Da escludere anche l'ipotesi della rapina.

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