«Ehi pecorella!» Un minuto e mezzo di insulti e provocazioni
Iocosì non so chi sei e tu sai chi sono io. È vero pecorella?». Gli insulti proseguono, senza che il carabiniere, e gli altri militari che gli sono intorno rispondano. «Sei forte - dice ancora il manifestante - ma quanta roba che c'hai? Ma sai anche sparare? Vorrei vederti sparare, mi piacerebbe. Comunque sei una bella pecorella. Sei carino, dai anche i bacini alla tua ragazza con quella mascherina? così non gli attacchi le malattie. Bravo bravo». L'attivista no Tav continua: «Comunque, per quello che guadagni, non vale la pena stare qui. Poi fai te. Comunque un sacco di quelle cazzate le pago io con le tasse. Vi siete divertiti? Quindi fra sei ore ci vediamo qua...il cantiere dovrebbe durare vent'anni e ci vai in pensione vestito così come uno stronzo. Noi ci divertiamo un sacco a guardare questi stronzi». E conclude: «Tu non ti puoi camuffare lo sai, dovresti farti riconoscere sei un agente dovresti farti riconoscere ...Parla invece di fare i gesti che sei sordomuto?»