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Dal 2013 la Chiesa pagherà l'Ici

Il Vaticano

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Arriva l'Ici sugli immobili della Chiesa ad uso commerciale. Le altre proprietà ecclesiastiche no profit saranno esentate. Inoltre per gli «immobili misti» l'esenzione è limitata alla sola frazione nella quale si svolga l'attività di natura non commerciale. In pratica, se all'interno di una Chiesa c'è un attività commerciale soltanto quella sarà soggetta a tassazione. Il provvedimento sarà inserito con un emendamento al decreto sulle liberalizzazioni ora in discussione in Senato. Pertanto diventerà legge entro pochi giorni. La soluzione è uscita dal Consiglio dei ministri. Martedì scorso il capo del Governo, che ha firmato personalmente la norma già vistata dalla Ragioneria generale, aveva annunciato che il provvedimento era «in dirittura d'arrivo». L'inserimento in un provvedimento strategico che è già a buon punto nel suo percorso parlamentare, dovrebbe rappresentare, nelle intenzioni di Monti, una sorta di assicurazione contro le sabbie mobili di Montecitorio e palazzo Madama. La norma ha il passaporto anche del Quirinale. La visita di ieri del premier al presidente Napolitano è servita proprio a verificare che l'inserimento della misura nel testo sulle liberalizzazioni rispettasse il criterio dell'omogeneità degli emendamenti ai decreti legge, sollecitato dal Capo dello Stato. Il maggior gettito, oltre mezzo miliardo, che verrà dalla tassazione degli immobili ecclesiastici sarà destinato, precisa Palazzo Chigi, «per la quota di spettanza statale, all'alleggerimento della pressione fiscale». Non sarà fatta una quantificazione preventiva delle maggiori entrate «ma saranno accertate a consuntivo». Nella relazione di accompagnamento all'emendamento si precisa che non ci sarà alcuna sanatoria per i contenziosi in corso e non saranno interrotte eventuali attività di accertamento già in corso. Infine, gli adeguamenti catastali partiranno da gennaio 2013. Sarà inoltre introdotto un meccanismo di dichiarazione vincolata a direttive rigorose stabilite dal ministro dell'Economia circa l'individuazione del rapporto proporzionale tra attività commerciali e non commerciali esercitate all'interno di uno stesso immobile. Il vicepresidente del Senato Renato Schifani ha subito apprezzato la formula dell'emendamento. Però restano alcuni punti interrogativi. Il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi ha sollecitato il governo a chiarire se asili nido e scuole parificate devono pagare la nuova Imu. Oltre all'imposta sui beni della Chiesa il Consiglio dei ministri ha anche esaminato il decreto sulle semplificazioni fiscali. Vediamo le misure. Beni scudati: Il termine del 16 maggio entro il quale dovrà essere effettuato il pagamento della «tassa sull'anonimato» per i capitali rientrati con lo scudo fiscale, non varrà solo per il 2012, ma sarà il nuovo termine annuale entro il quale gli intermediari dovranno effettuare il versamento. Pensioni oltre mille euro: Slitta dal 7 marzo al 1° maggio 2012 l'entrata in vigore della norma sulla tracciabilità di stipendi e pensioni oltre i mille euro. La norma prevede che il pagamento di stipendi e pensioni di importo superiore a mille euro sia effettuata tramite strumenti di pagamento elettronico bancari o postali e costringerà quindi i pensionati ad aprire un conto corrente bancario o postale. Taglio alle tasse: Verrà istituito un fondo in cui far confluire i proventi della lotta all'evasione 2012 e 2013 da distribuire alle famiglie e ai redditi bassi dal 2014.   Spesometro: Sarà cancellato per gli acquisti e i servizi ai fini Iva oltre 3mila euro. Torna l'elenco clienti- fornitori. È stata «rinviata», come ha confermato il ministro Barca, la norma sulla Golden share, cioè lo stop all'acquisto di partecipazioni in imprese controllate dallo Stato che svolgono attività di rilevanza strategica per difesa e sicurezza nazionale solo nel caso in cui l'acquirente extra Ue.

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