Mills, Berlusconi prosciolto per prescrizione Cicchitto: evitata la condanna di un innocente
Berlusconi, imputato a Milano per corruzione in atti giudiziari, è stato prosciolto per prescrizione dai giudici della decima sezione penale del tribunale al termine del processo sul caso Mills. Fabrizio Cicchitto, presidente deputati Pdl ha commentato la notizia dichiarando che: "Il collegio giudicante ha dovuto rispettare la legge, malgrado la sollecitazione del pm, il ben noto De Pasquale, il quale ha cercato in ogni modo di ignorare i tempi della prescrizione che erano certi e ben precisi. E' stata evitata la condanna di un innocente - prosegue - anche se in tutti questi anni Berlusconi è stato scientificamente attaccato sul piano giudiziario dai settori politicizzati della magistratura". Anche Maria Stella Gelmini gli fa eco sottolineando che: "La prescrizione non restituisce a Berlusconi il diritto ad una piena difesa per dimostrare la sua innocenza, ma rende vano e inutile l'accanimento giudiziario che Berlusconi ha subito e che nessuno potrà risarcire. E' ora giunto il tempo di riformare la giustizia". Anche Maurizio Gasparri è soddisfatto e dichiara che: "Berlusconi è certamente anche innocente nel merito delle vicende al centro del processo milanese. Quel che è grave è che ci siano magistrati che hanno negato l'evidenza sulla prescrizione. Questa gente deve essere allontanata dalla magistratura. Assumerò iniziative in tal senso perchè è incompatibile con la certezza del diritto l'appartenenza alla magistratura di chi nega l'evidenza del diritto e del calendario - ha attaccato Gasparri -. Allontanare questa gente è un dovere per garantire i principi della Costituzione. Ne faremo una crociata". LA REPLICA DEL CENTROSINISTRA "La sentenza con cui si chiude oggi il lungo processo Mills conferma la validità della strategia difensiva che Silvio Berlusconi ha usato per anni e grazie alla quale è riuscito ad evitare, a colpi di leggi ad personam e stratagemmi per allungare i tempi, la prescrizione piuttosto che una condanna". Lo afferma il senatore del Pd, Ignazio Marino. "Una prescrizione, però, non è sufficiente per fugare i dubbi sulle responsabilità dell'imputato - aggiunge - soprattutto in un caso come questo in cui solo il passare del tempo impedisce di condannare il corruttore, Berlusconi, quando è già stato individuato e condannato il corrotto, Mills. In realtà la sentenza di oggi è solo l'epilogo del pessimo spettacolo cui abbiamo assistito negli ultimi anni: quello di un politico oggetto di un procedimento giudiziario che invece di rinunciare per correttezza all' incarico istituzionale lo usa per farsene uno scudo e difendere l'indifendibile. Inutile fare i paragoni con le democrazie degli altri paesi dove esponenti di governo hanno rassegnato le dimissioni per non aver pagato i contributi di un domestico, o perchè sorpresi a infrangere i limiti di velocità. Tutt'altra cosa - conclude Marino - il modello di uomo politico che Berlusconi ha incarnato e proposto nel corso della sua carriera, poi ci si stupisce se dai sondaggi emerge che gli italiani non hanno più fiducia nella politica". L'ATTACCO DI DI PIETRO "Ancora una volta la prescrizione salva Berlusconi dalle sue responsabilità. Resta, però, il fatto obiettivo che i giudici, anche in esito al dibattimento, non hanno potuto procedere all'assoluzione 'per non aver commesso il fattò perchè, evidentemente, il fatto l'ha commesso eccome". Lo afferma, in una nota, il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, che aggiunge: "Solo che, anche oggi, come altre volte, tra un rinvio e l'altro, Berlusconi è riuscito a tirarla così alla lunga da scamparla. Un comportamento, questo, che di regola appartiene ai delinquenti comuni ma, in questo caso, prendiamo atto che si tratta di una persona che era presidente del Consiglio e che si adoperava anche per far fare leggi che riducessero i tempi della prescrizione", conclude Di Pietro.