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Il premier festeggia i primi cento giorni

Il premier Mario Monti

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Sono passati 100 giorni da quando Mario Monti si è insediato a Palazzo Chigi e ora è tempo dei primi bilanci. E così ieri sul sito della Presidenza del Consiglio (www.governo.it) è comparso un rapporto che tra i tanti successi ottenuti dal governo riporta risparmi per circa 43 milioni di euro per quanto riguarda la spesa di Palazzo Chigi.   Nel dettaglio ci sarebbero 4 milioni di euro per i dipendenti nelle strutture generali stabili (blocco del turnover, congelamento dei contratti, pensionamenti); 12,2 milioni di euro per gli uffici di diretta collaborazione relativi al Presidente, ai Ministri senza portafoglio ed ai Sottosegretari presso la Presidenza del Consiglio. In questi uffici si registra una riduzione di 241 unità in termini di personale addetto; 2,3 milioni di euro per le strutture di missione, con una riduzione di 51 unità di personale; 750 mila euro per esperti e consulenti, il cui numero complessivo è diminuito di 99 unità. Per quanto riguarda i trasporti aerei di Stato, c'è stata una contrazione significativa dei voli pari al 92%, con un risparmio complessivo di 23,5 milioni. Infine, nel servizio automezzi il risparmio ammonta a circa 270 mila euro, su base annua. Nel rapporto però c'è anche un paragrafo dedicato alla spending review,la revisione della spesa pubblica, dove sono stati messi in evidenza ampi margini di risparmi e razionalizzazione. Un'operazione finora messa in atto nei ministeri dell'Interno, dell'istruzione e degli Affari Regionalie che a breve toccherà anche anche quelli della Giustizia, della Difesa e degli Esteri. Riformare la spesa pubblica non è una missione impossibile, ma richiede un'analisi approfondita e dettagliata delle voci che compongono il bilancio di ogni singola amministrazione per poter ottenere risparmi senza compromettere la qualità dei servizi. Per questo il programma prevede anche obiettivi di riorganizzazione operativa. La spending review diventa così uno dei pilastri portanti dell'attività del governo che consentirà di superare il meccanismo dei tagli lineari - prosegue il rapporto -. I costi di funzionamento dell'intero apparato per l'erogazione dei servizi a cittadini e imprese è pari a 330 miliardi di euro l'anno e di essi il 50% circa è gestito dalle Amministrazioni centrali. I risultati che si produrranno in termini di risparmi potrebbero contribuire ad evitare (in tutto o in parte) l'aumento delle aliquote Iva, previsto a partire da ottobre 2012.

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