Sono 205 su 630 i deputati che hanno messo i loro redditi on-line.
Perquanto riguarda la Camera poco meno di un terzo dei membri di Montecitorio ha firmato la liberatoria per consentire di pubblicare su Internet, accanto alla propria biografia, anche la dichiarazione patrimoniale. Per 198 di loro la pubblicazione è già avvenuta, mentre altri sette (D'Alessandro, Marchignoli, Miglioli, Migliori, G. Molteni, Ruvolo e Sbrollini) hanno firmato la liberatoria nei giorni scorsi e la documentazione sarà a breve sul Web. Mancano all'appello, solo per citare i leader, il presidente della Camera Gianfranco Fini, l'ex premier Silvio Berlusconi, il segretario del Pdl Angelino Alfano, il leader della Lega Umberto Bossi, ma anche l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Tutti i parlamentari depositano ogni anno le proprie dichiarazioni dei redditi alla Camera di appartenenza, ma possono consentire anche la pubblicazione on-line, in modo che siano facilmente accessibili a chiunque. Lo hanno fatto, tra gli altri, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani (e tutto lo stato maggiore del partito: da D'Alema a Veltroni, da Letta a Bindi), il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini e il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. Ma anche alcuni ex ministri, come il leghista Roberto Maroni e i pidiellini Franco Frattini e Renato Brunetta. In Senato, invece, mancano all'appello, tra gli altri, anche le dichiarazioni patrimoniali del presidente di Palazzo Madama Renato Schifani, del leader dell'Api Francesco Rutelli e degli ex ministri Sandro Bondi e Roberto Calderoli. Sulla questione è intervenuta la deputata radicale Rita Bernardini chiedendo che la dichiarazione diventi obbligatoria. Fu proprio della parlamentare del partito di Pannella l'iniziativa che portò per la prima volta alla pubblicazione on-line delle posizioni patrimoniali degli onorevoli. Ma la stessa deputata radicale adesso ritiene sia «ormai maturo il compimento di un sostanziale passo in avanti» sulla via della trasparenza. E sta perciò per depositare una proposta di modifica del Regolamento di Montecitorio, per far sì che la pubblicazione sul sito della Camera dei redditi non sia più subordinata alla firma di una liberatoria da parte di ciascun parlamentare, ma sia obbligatoria ed automatica. Dal deputato del Pdl Fabio Rampelli arriva invece la richiesta di vedere pubblicati anche i redditi delle alte cariche istituzionali. «Vorremmo poter cliccare subito e in bella vista sulla home page del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per conoscere gli emolumenti corrisposti agli altissimi dirigenti delle due Camere».