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La Merkel plaude agli aiuti ma chiede ai greci di fare le riforme

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AngelaMerkel mette le cose in chiaro. Tende la mano alla Grecia ma al tempo stesso chiede più rigore per riuscire a portare fuori il Paese dalla Crisi che rischia di farlo fallire. E per dare dimostrazione che le sue non sono solo parole ecco che lunedì prossimo la coalizione di maggioranza che la sostiene presenterà una mozione in Parlamento per l'approvazione del secondo pacchetto di aiuti alla Grecia. Una decisione annunciata dal ministero delle Finanze sulla quale non si capisce se la Merkel potrà contare sulla propria maggioranza o dovrà appoggiarsi all'opposizione. È già noto, per esempio il voto contrario di Wolfgang Bosbach, deputato della Cdu, il partito della cancelliera. Come già per l'allargamento di competenze e capitali del fondo salva-Stati Efsf, Bosbach si è detto contrario a un'unione dei debiti in cui la Germania diventi «responsabile» per altri Paesi. Per Angela Merkel i problemi non arrivano solo dal fronte "Grecia" ma anche dalla nomina del futuro presidente tedesco. Un intoppo che l'avrebbe portata a minacciare di far saltare la colizione di governo. Una sfuriata rivelata dal leader dei liberali della Fdp, Philipp Rosler, per il quale la Merkel ha avuto una reazione «dura» nel pomeriggio di domenica quando i liberali hanno deciso di appoggiare come futuro presidente Joachim Gauck, il candidato proposto dall'opposizione e respinto dalla cancelliera. Un dibattito si è protratto fino al momento in cui la Merkel ha deciso di fare un passo indietro e accettare la candidatura di Gauck. Roesler ha però negato che il duro scontro che si è consumato tra Cdu e Liberali abbia portato la coalizione sull'orlo della rottura: «la fiducia non è infranta. Non ve ne sarebbe motivo». Ma, malgrago le rassicurazioni pubbliche di Roesler sulla fiducia all'interno della coalizione di governo, la vicenda Gauck sembra aver minato i rapporti fra cristiano democratici e liberali. Fonti ben informate raccontano di una Merkel furiosa, che ha gridato così forte contro Roesler tanto che la sua voce si è udita fuori dalla porta del suo ufficio. Raramente la cancelliera è apparsa così arrabbiata, raccontano le fonti. E la sera, dopo aver fatto buon viso nell'annunciare la candidatura di Gauck a presidente, la Merkel non ha invitato Roesler e i suoi per un bicchiere di vino, come usa fare sempre al termine dei colloqui politici. «Era tardi ed era stata una giornata lunga» è stata la sua giustificazione.

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