Berlusconi: liste civiche di supporto
Il Pdl non va in cantina, almeno per ora. Nell'incontro a Villa Gernetto con lo stato maggiore del partito è Silvio Berlusconi in persona a ribadire che il simbolo del Pdl sarà presente ovunque si voterà in queste elezioni amministrative e a bollare come «voci fantasiose» quelle circolate in questi giorni che lo davano per archiviato. «Eventuali liste civiche - ha precisato il Cav - saranno valutate zona per zona, ma solo come supporto al Pdl, mai in sua sostituzione». Nei sondaggi - ha ammesso - il partito è al 23,6% ma in crescita a livello nazionale. L'ex premier ha anche riservato una sorpresa ai suoi ospiti: una nuova canzone, per dare forza al partito. Il Cav l'ha fatta ascoltare ai presenti: «Noi siamo il Popolo della Libertà, gente che spera, che lotta e che crede nel sogno della libertà», recita uno dei passaggi. Nel nuovo inno del Pdl la deputata Rosaria Rossi ha avuto un ruolo di primo piano dal momento che - secondo quanto si è appreso - ne ha composto gran parte. Berlusconi ha accolto i presenti nella sua villa vicino Arcore facendo fare loro un breve tour, poi nel teatro ha introdotto il segretario del Pdl Angelino Alfano che, a quanto si è saputo, ha parlato del momento delicato in cui si stanno per svolgere le amministrative, con il rapporto con Lega da gestire. Il Carroccio e l'Udc, è stato detto più volte da esponenti del Pdl, sono i due orizzonti a cui guarda il Popolo della libertà. L'ex Guardasigilli ha invitato a fare squadra, rivolgendosi a tutti gli amministratori del Pdl. L'appuntamento serve a fare il punto sulle amministrative, ma si è parlato anche della questione delle tessere del partito. Alfano ha ribadito che eventuali tessere false sono irrilevanti perché vale il principio «una testa, un voto». Anche il Cav - che riprende la parola dopo l'intervento di Angelino - torna sull'argomento: «Si è trattato solo di casi isolati, e grazie alle regole dello statuto che garantiscono trasparenza e rigore, i "furbetti" sono stati mandati via». Domani l'ex premier e il segretario del Pdl - è lo stesso Berlusconi ad annunciarlo - incontreranno il presidente del Consiglio Mario Monti. Da parte sua e del partito non c'è nessun dubbio sul sostenere ilprofessore e il suo governo.