Napolitano: "Non rappresento le banche"
"Sento la responsabilità" di sostenere il rilancio dell'Italia, "visto che non rappresento le banche ed il grande capitale finanziario, come qualcuno umoristicamente crede e grida". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Cagliari, replica a chi dalla folla lo ha contestato e sottolinea: "Io sarò accanto a chiunque darà il suo apporto a questo sforzo collettivo di rilancio dell'Italia e della costruzione di una nuova Europa", spiega il capo dello Stato. AI GIOVANI NON SERVONO SLOGAN Nel suo discorso al teatro Lirico di Cagliari, Giorgio Napolitano lancia un monito anche per i giovani. "Non bastano e non servono gli slogan ideologici - ha detto il presidente della Repubblica - occorre lucidità, realismo, competenza, senso della misura, applicazione ai problemi e grande capacità di contribuire con slancio innovativo e idee dal basso all'opera e al senso comune di sviluppo e sostenibilità per la Sardenga e il Mezzogiorno". NUOVA POLITICA INDUSTRIALE "Occorre pensare una nuova politica industriale e un nuovo modello di sviluppo per la Sardegna e per il Mezzogiorno", ha detto Napolitano. Una politica, ha continuato il capo dello Stato, "di investimenti pubblici non è facile perchè bisogna pensarla nell'Europa di oggi e nel mondo di oggi. Siamo dinanzi a cambiamenti tecnologici nei grandi equilibri economici e politici del mondo da cui ci piaccia o non ci piaccia non possiamo prescindere". Quindi, ha concluso, "non si tratta di difendere quello che è stato ma di rinnmovare il nostro patrimonio ed esperienza industriale e produttiva".