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Lavoro, Monti: avanti anche senza intesa

Il professore Mario Monti al suo arrivo a palazzo Mezzanotte

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Il premier Mario Monti a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. Il presidente del Consiglio ha avuto prima un incontro ristretto  con alcuni big della finanza: intorno al tavolo oltre a Monti anche il vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli. Tra i nomi dei presenti Franco Bernabè (Telecom), Giovanni Perissinotto e Gabriele Galateri (Generali), Fabrizio Viola (Mps), Marco Tronchetti Provera (Pirelli), Fulvio Conti (Enel), Federico Ghizzoni (Unicredit), Rodolfo De Benedetti (Cir), Enrico Cucchiani (Intesa Sanpaolo). Poi l'intervento a una platea più allargata della comunità finanziaria nel quale ha annunciato "che entro la fine di marzo presenteremo al Parlamento un provvedimento con l'accordo delle parti sociali. Lo presenteremo comunque, speriamo con l'accordo delle parti sociali", ha detto il premier. "Si possono fare riforme in Italia e la gente e in grado di capire", ha affermato Mario Monti, citando anche la prossima riforma del mercato del lavoro.   IN UE NON SOLO GERMANIA E FRANCIA "Non ci sarà bisogno di una nuova manovra perché sono incorporati margini di prudenza", ha detto ancora Monti nell'incontro con la comunità finanziaria a Piazza Affari. "Vogliamo rendere la vita più semplice ai contribuenti onesti" attraverso il gettito proveniente dalla lotta dell'evasione, ha detto il premier  indicando che venerdì il Cdm esaminerà il pacchetto di semplificazioni fiscali. "L'Italia ha bisogno di crescita, non può crescere da sola. L'Italia ha bisogno che l'Europa riconosca il bisogno di crescita dell'Italia", ha detto sottolineando che "il gioco in Ue deve essere più ampio, non sentiamo la necessita di tenerci soltanto a questi due partner", ovvero alla Francia e alla Germania.  Dobbiamo puntare anche su quei "Paesi fuori dall'eurozona con voglia di riforma e di crescita". GOVERNO E POTERI FORTI Sulla durata dell'esecutivo da lui guidato il premier ha annunciato che "al più tardi a marzo" 2013 finirà il governo dei professori. "Confermo - ha detto - che sarà di brevissima durata". Monti ha poi chiarito che il governo "dei professori" non è "particolarmente deferente" verso i poteri forti. Lo ha sottolineato ricordando la norma che impedisce il cumulo di cariche nei consigli di banche e assicurazioni. "Noi - ha sottolineato - dalla cronaca veloce siamo stati qualificati come vicini ai poteri forti. Mi fa piacere dire qui che abbiamo ritenuto fosse opportuno, per la vivacità e il tono competitivo del sistema italiano, che non ci fossero più molte presenze simultanee in consigli di amministrazione in concorrenza, soprattutto in banche e assicurazioni. Spiace - ha proseguito - andare contro la nozione elegante e piacevole di salotto buono, ma pensiamo che questo concetto abbia qualche volta in passato tutelato bene l'esistente ma abbia consentito la sopravvivenza in qualche occasione un po' forzata dell'italianità di alcune aziende. Cito questo provvedimento per dire a coloro che, fuori di qui, pensano che i professori siano particolarmente deferenti verso banche e finanza che non è così: c'è rispetto come verso tutti, ma se vediamo la necessità di qualche provvedimento lo prendiamo". Monti ha inoltre annunciato che da domani saranno on line i patrimoni dei ministri del governo.

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