Angelino cerca Micciché per vincere le elezioni a Palermo
Ilsegretario nazionale del Pdl Angelino Alfano, prova a mettere la sordina alle polemiche sui presunti brogli all'interno del partito. Lo ha fatto ieri, a a margine del primo congresso provinciale del partito nel capoluogo siciliano. «Siamo stati spesso accusati - ha aggiunto - di essere un partito privo di democrazia, mentre questa è una giornata di democrazia nei partiti. La giornata di oggi ne è un bell'esempio». Alfano ha anche spiegato la scelta di Denis Verdini come coordinatore a Modena: «La nomina è stata fatta per verificare il funzionamento delle adesioni al nostro partito. Successivamente faremo regolarmente il congresso». Ma che ci sia qualcosa da rivedere nell'attuale situazione ne è convinto anche il leader del Pdl. Ad esempio per quanto riguarda i soldi che servono a sostenere le formazioni politiche. «È necessario individuare modalità trasparenti di finanziamento ai partiti – ha spiegato sempre parlando a Palermo – Crediamo nella riforma di quella legge che dia maggiore spazio alla volontarietà dei cittadini, mantenendo fermo il principio della Costituzione repubblicana che dà uno spazio ai partiti come associazioni che servono a far funzionare la democrazia». Il segretario del Pdl era a Palermo anche per tentare di recuperare l'alleanza con il Grande Sud di Micciché in vista delle primarie del centrodestra per la scelta del candidato sindaco. «Quel che è certo per individuarlo – ha spiegato – è che abbiamo scelto il meccanismo delle primarie. Ma dall'altra parte puntiamo anche all'allargamento della coalizione in Sicilia e vogliamo recuperare il rapporto con Grande Sud di Miccichè, che invece non condivide il meccanismo delle primarie». «Se per allargare la coalizione dovessimo rinunciare alle primarie – ha proseguito – lo faremo volentieri perché riteniamo che una coalizione più ampia sia funzionale ad affermare quanto il centrodestra sia ancora maggioranza in Sicilia». Immediata la risposta del presidente della Regione Raffaele Lombardo: «Quando ci siamo incontrati, per la verità, al di là del dialogo, è emerso anche da parte di Miccichè, nostra e di Fli, che qualunque cosa può succedere tranne ritrovarsi nella stessa coalizione il Pdl. Credo che né noi né Miccichè cambieremo idea perché la sua posizione mi sembrava radicale ed immodificabile». «Credo – ha aggiunto il Governatore – che il dialogo sia l'anima del commercio. Il dialogo è l'anima dei rapporti umani, sociali e della politica e quindi non mi meraviglia più di tanto: Miccichè sta dialogando come tutti ad ampio spettro e quindi che venga invitato a dialogare mi pare giusto». Intanto però sulla polemica sui tesseramenti Angelino Alfano incassa il sostegno del sindaco di Roma Gianni Alemanno: «Sono convinto che il segretario Alfano sia perfettamente in grado, e lo sta facendo, di fare luce su qualsiasi aspetto che non sia chiaro». Dalla deputata Nunzia De Girolamo arriva invece la richiesta di fare subito nuovi congressi in Lombardia: «La partecipazione democratica alla vita del popolo della libertà deve essere la più ampia possibile e deve essere basata sulla trasparenza e sul confronto continuo fra dirigenti, eletti e militanti. Basta con i nominati nelle liste elettorali ma anche nei partiti».