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L'accordo a un passo spinge i mercati verso chiusure positive

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Imercati hanno brindato all'ottimismo ostentato dai premier Mario Monti, Angela Merkel e Lucas Papademos, che alla fine di una telefonata a tre ieri hanno concordato sul fatto che lunedì l'Eurogruppo sarà in grado di raggiungere un accordo sul salvataggio della Grecia. In una nota di Palazzo Chigi, diffusa dopo la telefonata, viene riferito che i tre capi di governo «si sono dichiarati fiduciosi» sul via libera. Con il risultato che, a parte la cautela di Londra e Zurigo (+0,3 entrambe) estranee all'euro, hanno preso quota tutti i principali listini europei, a partire proprio da Atene (+5% l'indice composite e +6,6% l'indice delle blue chip Ase 20). Bene anche Francoforte (+1,4%), Parigi (+1,3%) e Milano (+1%). Contrastati invece gli indici Usa: alla chiusura dell'Europa il Dow Jones guadagnava lo 0,1% e il Nasdaq cedeva lo 0,4%. In particolare hanno corso i titoli bancari, con Bank of Ireland (+12%) e National Bank of Greece (+10%) in evidenza, seguite dalla francese Societè Generale (+6,5%) e dalla portoghese Banco Espirito Santo (+5,5%). Sotto controllo la tensione sui titoli di Stato, grazie anche alle indiscrezioni che sono trapelate ieri da Bruxelles e dall'Eurotower. A fronte di un rapporto della troika secondo il quale Atene non raggiungerà l'obiettivo del 120% nel rapporto debito/pil per fermarsi al 129%, l'Eurogruppo - secondo fonti bene informate - sarebbe infatti già al lavoro per studiare nuove soluzioni. Nel frattempo la Banca centrale europea avrebbe concluso un'operazione di scambio di titoli di Stato greci in suo possesso con nuovi bond, con il voto contrario del presidente della Bundesbank Jens Weidmann. Un segnale chiaro, secondo gli operatori, che l'accordo su Atene è alle porte: la decisione di ieri evita infatti che la Bce accetti un haircut (un taglio di valore) sui titoli in portafoglio in vista anche dell'accordo tra Atene e i creditori privati. In effetti il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi è sceso a quota 365,1 punti, dopo aver raggiunto i 370 nella mattinata, mentre i titoli francesi sono rimasti sopra 100 punti (108,2 per l'esattezza), e quelli spagnoli hanno chiuso a 332,8 punti. Tutto lascia presagire così che lunedì si trovi un accordo per erogare gli aiuti ad Atene. L'auspicio è arrivato anche dal presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker che ha ribadito che nella riunione di lunedì «è necessario trovare un accordo di insieme almeno sulla partecipazione dei privati al riscadenzamento del debito greco». Una dichiarazione che dimostra quanto sia ancora in salita la strada per una intesa sul secondo prestito ad Atene.

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